Area 4156


Descrizione:

Si tratta dei resti di un colombario e di parte di un'epigrafe in travertino con iscrizione su due righe, leggibile solo in parte. L'epigrafe (90 x 45 cm) è inserita nel muro destro della rampa di accesso al garage di via Po 19. Il colombario, visibile solo in parte (lati S e O) perché inserito all'interno del muro sinistro della rampa di accesso al suddetto garage, è in opera reticolata e presenta nicchie per l'alloggio delle urne cinerarie.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Funeraria
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

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Area 4127


Descrizione:

Si tratta del piccolo castellum aquae dell’Acquedotto della Marcia, conservato presso la stazione Termini.
Visibili ma non accessibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Idrica
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

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Area 4118


Descrizione:

Si tratta del 'Tempio di Minerva Medica', così denominato dalla statua di Minerva con serpente qui rinvenuta. Della costruzione, a pianta decagonale, resta il nucleo in laterizio privo dell’originale rivestimento marmoreo. Su ciascun lato, tranne quello d’ingresso, si apre una nicchia semicircolare, un tempo ospitante le statue. L’edificio, con contrafforti costituiti da grossi pilastri e da ambienti laterali, era originariamente coperto da una cupola (in parte crollata nel secolo scorso) con grandi finestre sul tamburo che ne illuminavano l’interno. Il monumento, generalmente identificato con il ninfeo degli Horti Liciniani, è databile agli inizi del IV secolo d.C..
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Idrica
Visibilità:   Visibile
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Area 4117


Descrizione:

Si tratta della chiesa di Santa Bibiana, dedicata alla martire omonima morta durante le persecuzioni di Giuliano l’Apostata (361-363 d.C.). La chiesa è di origine paleocristiana: secondo il Liber Pontificalis fu fondata dal pontefice Simplicio nel 467, mentre un’antica tradizione la vuole eretta nel 363 dalla matrona romana Olimpia sulla casa della santa. Accanto alla chiesa esisteva nel VI secolo un cimitero detto di Anastasio I 'ad ursum pileatum'. Nel 682 Leone II trasferiva nella chiesa i corpi dei martiri Simplicio, Faustina e Viatrice, che si trovavano nel cimitero di Generosa. Il primo restauro è del 1224 ad opera di Onorio III, che vi fece erigere accanto un monastero per le monache, successivamente distrutto durante i restauri di Urbano VIII. Questi ultimi, che conferirono alla chiesa l’aspetto attuale, furono affidati per il Giubileo del 1625 a GianLorenzo Bernini che in un biennio rifece il prospetto, restaurò l’interno e scolpì la statua di Santa Bibiana. La facciata è costituita da un portico a triplice arcata; il corpo centrale, più alto, è coronato da un frontone, mentre le due ali si concludono con una balaustra. Dell’antica chiesa non resta quasi nulla: nel portico coperto da volta a botte, a sinistra della porta centrale, è visibile un’epigrafe in latino che ricorda il cimitero e il convento sopra menzionati.
L’interno è a tre navate divise da colonne di spoglio con capitelli corinzi. Il colonnato e la soprastante muratura restituiscono parzialmente l’aspetto originario della chiesa.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Culturale
Visibilità:   Visibile
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Area 4116


Descrizione:

Si tratta dei resti di un acquedotto interpretati tradizionalmente come pertinenti all’Aqua Iulia, ma da riferirsi probabilmente all’Aqua Claudia e all’Anio Novus. Consistono in 7 piloni comprendenti 6 arcate con paramento in opera laterizia probabilmente riferibile agli inizi del II secolo d.C.. I piloni presentano vasti tratti di restauro risalente all'inizio del secolo, mentre il paramento originario è in gran parte eroso dagli agenti atmosferici. L’acquedotto segue un orientamento NE-SO dirigendosi verso piazza Vittorio Emanuele e la fontana nota come 'Trofei di Mario' (area 4112).
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Idrica
Visibilità:   Visibile
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Un progetto a cura di
Università di Roma Tor Vergata
Carma
Cester Impresa
In collaborazione con
Mibac
Comune di Roma