Descrizione:
Si tratta della chiesa di Sant’Eusebio, uno dei più antichi tituli di Roma, forse del IV secolo d.C.. Secondo la tradizione sorge, infatti, sulla casa del prete Eusebio, giustiziato sotto l’imperatore Costanzo II (361 d.C.). Fu poi convertita in titolo ecclesiastico e consacrata da papa Liberio. Queste notizie sono suffragate dal rinvenimento sotto la chiesa dei resti di una casa romana con riadattamenti del IV-V secolo d.C..
Restaurata nel 750 sotto papa Zaccaria e, successivamente tra l’VIII e il IX secolo, venne ristrutturata sin dalle fondamenta nel 1288 e consacrata ai SS. Eusebio e Vincenzo da Gregorio IX. Della chiesa duecentesca a tre navate non resta quasi nulla, fatta eccezione per il campanile romanico visibile dal cortile, a tre ordini di trifore, risalente al tempo di Onorio III. L’aspetto attuale si deve ai lavori del 1711, anno iscritto sull’architrave della facciata e del 1759, come si legge sull’arco della navata centrale. L’interno, ristrutturato da Niccolò Picconi a metà Settecento, è a tre navate suddivise da quattro archi su pilastri.
Visibili
Dimensioni: 50 x 15 m ca (dim.resti)
Localizzazione
I resti archeologici:
Non è stato possibile verificare la consistenza dei resti della casa romana posti al di sotto della chiesa, in quanto necessario un permesso parrocchiale per la visita.
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Culturale
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
Guida d’Italia, Touring Club Italiano, Roma 1999, p.499.
Guide Rionali di Roma-Rione XV- Esquilino, Roma 1978, pp.106-110.
Fotografie:
Fotografie attuali
Fotografie aeree
Non abbiamo attualmente contenuti di questo tipo; se sei in possesso di materiale utile partecipa ed invialo! Grazie.
Storie degli utenti
Sei in possesso di foto, video o hai un aneddoto o una storia da raccontare su questa zona?
Puoi inviarci tutto utilizzando questa scheda.