Descrizione:
Si tratta della chiesa di Santa Bibiana, dedicata alla martire omonima morta durante le persecuzioni di Giuliano l’Apostata (361-363 d.C.). La chiesa è di origine paleocristiana: secondo il Liber Pontificalis fu fondata dal pontefice Simplicio nel 467, mentre un’antica tradizione la vuole eretta nel 363 dalla matrona romana Olimpia sulla casa della santa. Accanto alla chiesa esisteva nel VI secolo un cimitero detto di Anastasio I 'ad ursum pileatum'. Nel 682 Leone II trasferiva nella chiesa i corpi dei martiri Simplicio, Faustina e Viatrice, che si trovavano nel cimitero di Generosa. Il primo restauro è del 1224 ad opera di Onorio III, che vi fece erigere accanto un monastero per le monache, successivamente distrutto durante i restauri di Urbano VIII. Questi ultimi, che conferirono alla chiesa l’aspetto attuale, furono affidati per il Giubileo del 1625 a GianLorenzo Bernini che in un biennio rifece il prospetto, restaurò l’interno e scolpì la statua di Santa Bibiana. La facciata è costituita da un portico a triplice arcata; il corpo centrale, più alto, è coronato da un frontone, mentre le due ali si concludono con una balaustra. Dell’antica chiesa non resta quasi nulla: nel portico coperto da volta a botte, a sinistra della porta centrale, è visibile un’epigrafe in latino che ricorda il cimitero e il convento sopra menzionati.
L’interno è a tre navate divise da colonne di spoglio con capitelli corinzi. Il colonnato e la soprastante muratura restituiscono parzialmente l’aspetto originario della chiesa.
Visibili
Dimensioni: 20 x 25 m ca (dim resti)
Localizzazione
I resti archeologici:
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Culturale
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
Guida d’Italia, Touring Club Italiano, Roma 1999, p.500.
Guide Rionali di Roma-Rione XV- Esquilino, Roma 1978 pp.62-66.
Fotografie:
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