Area 3703


Descrizione:

La basilica sotterranea di porta Maggiore è costituita da un'aula basilicale a tre navate preceduta da un vestibolo a pianta quadrata e conclusa da un'abside. All'interno dell'atrio è conservato un pavimento a mosaico bianco con due fasce nere che corrono lungo le pareti. Nel soffitto si apriva un lucernario, che in origine doveva essere l'unica fonte di luce. Gli stucchi che ornavano i muri sono quasi completamente scomparsi, mentre quelli sulla volta, mal conservati, rappresentano un tondo con una Baccante sulla pantera, un erote con anfora ed altre figure ornamentali. La basilica presenta anch'essa una pavimentazione a mosaico a tessere bianche con due fasce nere. In fondo all'abside sono visibili le tracce di un seggio. All'interno dei pilastri, sul lato rivolto verso la navata centrale sono risparmiate cavità rettangolari, nelle quali si dovevano incastrare pannelli. Le pareti sono completamente intonacate e ricoperte di stucchi rappresentanti scene mitiche e realistiche, maschere ed elementi decorativi vari. La basilica, di età Claudia, è stata interpretata come sede di riunione di una setta a cui dovevano appartenere ricchi ed intellettuali romani.
Visibili ma non accessibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Culturale
Visibilità:   Visibile
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Area 3666


Descrizione:

In quest'area è segnalata dalla Carta dell'Agro la presenza di un abitato arcaico. E' stato possibile notare una vastissima area di frammenti fittili visibile all'interno di un campo arato con scassi di profondità superiore ad un metro. L'area di frammenti fittili è risultata composta da una grande quantità di frammenti di anfore, ceramica comune, basoli, frammenti di tufo e malta. Tale vasta area di frammenti è una traccia dell'antica frequentazione del sito e, con ogni probabilità, dell'abitato arcaico.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Non identificata
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


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Area 2637


Descrizione:

Si tratta di una grande basilica cimiteriale cristiana a pianta longitudinale allungata, orientata SO-NE, con abside semicircolare e preceduta da un nartece che si impiantò, distruggendolo, su un complesso cimiteriale preesistente costituito da mausolei abbandonati di età imperiale. All'interno della basilica è stato rinvenuto un recinto funerario comprendente circa cento sepolture ad inumazione, disposte su quattro ordini sovrapposti. La costruzione della basilica si data al IV-V secolo d.C. e l'edificio di culto pur non avendo subito trasformazioni strutturali, ma solo restauri ed adattamenti, restò in uso dalla sua fondazione fino al X-XI sec. quando venne abbandonato e sistematicamente spoliato.
In prossimità della basilica, lungo il lato sinistro, correva una via di collegamento tra la via Laurentina e la litoranea a ridosso della quale, sul lato opposto della chiesa, sono state rinvenute alcune tombe riferibili al I- II sec. d.C..
Visibili ma non accessibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Culturale  Funeraria
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

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Area 2628


Descrizione:

Si tratta di una struttura quadrangolare con muri in opera reticolata. Accanto alla struttura sono visibili tratti di preparazione stradale e basoli divelti; da notizie raccolte sul luogo sembra che la recinzione che protegge i resti sia stata collocata dalla Soprintendenza Archeologica di Roma. Queste notizie trovano conferma nelle pubblicazioni di scavo del 1984 dove i resti sono indicati come riconducibili all'antico porto fluviale di Ostia: si tratta degli antichi depositi e magazzini che indicherebbero uno scalo lungo la via delle Saline. Tra il 1954 e il 1984 furono effettuate numerose campagne di scavo nella zona della salina e del cosiddetto fiume morto durante le quali venne scoperta, tra l'altro, una sponda murata in opera quadrata di tufo, lunga 100 m ca e larga 15 m ca, testimonianza delle estese opere avviate per la costruzione delle banchine sull'argine sinistro del Tevere.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Non identificata
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


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Fotografie attuali

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Area 2607


Descrizione:

Si tratta del Borgo e del Castello di Ostia Antica di epoca medievale e rinascimentale. Il Borgo è circondato da una cinta muraria quadrangolare con due torri a pianta circolare sul lato E ed una rettangolare sul lato O. La cinta è interrotta, presso l'angolo S, dal complesso costituito dal fossato e dal castello, la cui costruzione, avvenuta tra il 1483 e il 1487 per ordine del Cardinale Giuliano della Rovere, comportò l'abbattimento del tratto delle fortificazioni prospicienti il corso del Tevere.
Sul lato N delle mura si aprono attualmente due porte: la principale, su via dei Romagnoli, è protetta ad O da una torre rettangolare probabile sopravvivenza di una fortificazione precedente. In piazza Umberto I si apre la porta minore, forse moderna, protetta ad E da un torrione circolare coevo al circuito. Le case del borgo rientrano nella tipologia della doppia schiera, caratterizzata da una pianta rettangolare suddivisa lungo l'asse longitudinale da un muro portante corrispondente, in alzato, alla linea di colmo del tetto. Numerosi frammenti marmorei di età romana sono sporadicamente riutilizzati nelle pareti degli edifici. Il complesso architettonico del castello è costituito da un sistema perimetrale di casamatte (camere da sparo), che raccordano tre torrioni, il principale dei quali ingloba una torre precedente voluta da Papa Martino V, da un rivellino e da un ampio fossato circostante, e rappresenta un tipico esempio di architettura militare rinascimentale. La pianta a forma triangolare della Rocca è condizionata dall'antico corso del Tevere, la cui funzione primaria è quella di controllo e di difesa del fiume. L'inondazione del Tevere del 1557 determinò lo spostamento del fiume verso settentrione e segnò il declino del castello. All'interno del circuito murario si trova la cattedrale di Sant'Aurea, costruita nelle sue forme attuali contemporaneamente alla Rocca; l'edificio primitivo, di dimensioni maggiori e con orientamento opposto, gravitava su un asse viario basolato ancor oggi visibile nel Parco dei Ravennati (cfr area 2610a). La ristrutturazione del Borgo comportò la creazione di piazza della Rocca su cui si affaccia l'edificio. Nella cattedrale si conservano documenti epigrafici del culto della martire Aurea.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Abitativa  Difensiva
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

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Un progetto a cura di
Università di Roma Tor Vergata
Carma
Cester Impresa
In collaborazione con
Mibac
Comune di Roma