Area 681a


Descrizione:

Si tratta dei resti dell'acquedotto dei Sette Bassi "...ramo dell'acquedotto privato che si stacca dall'aqua Claudia poco prima di via delle Capannelle ..." (Coarelli 1993, p.151). Questo giunge fino alla cisterna della villa dei Sette Bassi situata a E dell'ippodromo privato della villa. L'acquedotto è solo in parte conservato e presenta infatti dei punti di crollo nel tratto rimasto.
Visibili

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I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Idrica
Visibilità:   Visibile
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Area 618h


Descrizione:

Si tratta di una porzione dell'acquedotto traiano-paolo. L'acquedotto, costruito nel 109 a.C. per servire Trastevere, aveva le sorgenti vicino al lago di Bracciano: da qui giungeva al Gianicolo, dopo un percorso di m 32.500. L'acquedotto fu riutilizzato in parte per l'Acqua Paola fatta condurre a Roma da Papa Paolo V (1605-1621). L'unica parte che rimane visibile al di fuori delle proprietà private che inglobano la maggior parte dei resti, è stata in parte tagliata per costruire la via Aurelia e risulta pesantemente integrata con un restauro moderno. Anche questi resti sono riconducibili all'acquedotto Paolo, come quelli dell'area 601 A e ne sono il proseguimento.
Visibili

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I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Idrica
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Area 618g


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L'acquedotto, costruito nel 109 a.C. per servire Trastevere, aveva le sorgenti vicino al lago di Bracciano: da qui giungeva al Gianicolo, dopo un percorso di m 32.500. L'acquedotto fu riutilizzato in parte per l'Acqua Paola fatta condurre a Roma da Papa Paolo V (1605-1621).
I fornici dell'acquedotto in questione sono tre e sono stati chiusi per rendere possibile la costruzione di un concessionario di auto (entrata in via Aurelia nn. 235-237). La maggior parte dell'acquedotto è inglobato dalle strutture moderne e quindi è visibile solo all'interno dei cortili delle proprietà private; l'unico fornice visibile da via Aurelia costituisce l'entrata al n.239 ed è completamente intonacato e restaurato.
Visibili

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Tipologia:   Non identificato
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Area 618f


Descrizione:

Si tratta dei resti dell'acquedotto Traiano-Paolo che attraversano in direzione O-E l'intera area compresa nel foglio 14 H II. Le arcate dell'acquedotto, in questo tratto tutte visibili, si presentano in opera laterizia, reticolata e mista.
L'Aqua Traiana fu costruita nel 109 d.C. per servire la zona di Trastevere. Le sorgenti si trovavano vicino al lago di Bracciano: da qui l'acquedotto giungeva al Gianicolo, dopo un percorso di 32.500 metri, in cui seguiva per un primo tratto le vie Clodia e Cassia, poi l'Aurelia fino a Porta San Pancrazio. Successivamente l'acquedotto fu utilizzato in parte per l'acqua Paola, fatta condurre a Roma da Papa Paolo V.
Visibili

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Area 618e


Descrizione:

Si tratta dei resti dell'acquedotto Traiano-Paolo che attraversano in direzione O-E l'intera area compresa nel foglio 14 H II. Le arcate dell'acquedotto, in questo tratto tutte visibili, si presentano in opera laterizia, reticolata e mista.
L'Aqua Traiana fu costruita nel 109 d.C. per servire la zona di Trastevere. Le sorgenti si trovavano vicino al lago di Bracciano: da qui l'acquedotto giungeva al Gianicolo, dopo un percorso di 32.500 metri, in cui seguiva per un primo tratto le vie Clodia e Cassia, poi l'Aurelia fino a Porta San Pancrazio. Successivamente l'acquedotto fu utilizzato in parte per l'acqua Paola, fatta condurre a Roma da Papa Paolo V.
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In collaborazione con
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