Area 251d


Descrizione:

Si tratta di una porzione dell'Aqua Alexandriana: l'acquedotto fu realizzato dall'imperatore Alessandro Severo intorno al 226 d.C.. L'acqua proviene da una località tre chilometri a N del paese di Colonna. Il tratto che attraversa via P.Togliatti (da via degli Aceri a via del fosso di Centocelle) risulta essere quello in miglior stato di conservazione.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Idrica
Visibilità:   Visibile
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Area 251c


Descrizione:

Si tratta di una porzione dell'Aqua Alexandriana: l'acquedotto fu realizzato dall'imperatore Alessandro Severo intorno al 226 d.C.. L'acqua proviene da una località tre chilometri a N del paese di Colonna. I resti dell'acquedotto Alessandrino compresi in questo foglio seguono un andamento NE/SO correndo parallelamente sia a viale dell'Acquedotto Alessandrino che a via G.Cei. Il primo tratto, posto a NE, è poco conservato e restano visibili solo alcuni spezzoni di altezza non rilevante; ad uno di questi è stato addossato un edificio a pianta quadrangolare, utilizzato per un certo periodo come chiesa e oggi del tutto abbandonato. L'altezza dei resti dell'acquedotto va aumentando procedendo verso O ed il livello del terreno si abbassa di quota. Il tratto occidentale conserva le arcate, con ghiera costituita da due file di laterizi sovrapposti, e i grossi piloni di forma quadrangolare, di cui alcuni tamponati da restauri recenti. La cortina, ove presente, è in opera laterizia, mentre il conglomerato è costituito da scaglie di tufo rosso, allettate con malta di colore grigio.
Visibili ma non accessibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Idrica
Visibilità:   Visibile
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Area 251b


Descrizione:

Si tratta di una porzione dell'Aqua Alexandriana: l'acquedotto fu realizzato dall'imperatore Alessandro Severo intorno al 226 d.C.. L'acqua proviene da una località tre chilometri a N del paese di Colonna. Il tratto B è composto da 3 arcate ben conservate; nel punto in cui via di Torpignattara incrocia il percorso dell'acquedotto è visibile la sezione restaurata.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Idrica
Visibilità:   Visibile
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Fotografie:

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Area 251a


Descrizione:

L'acquedotto fu realizzato dall'imperatore Alessandro Severo intorno al 226 d.C.. L'acqua proviene da una località tre chilometri a N del paese di Colonna. Il tratto A è composto da 16 arcate, con cortina in laterizio conservata; solo in alcuni punti si scorge il conglomerato interno composto da malta mista a laterizi.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Idrica
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


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Fotografie attuali

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Area 2463b


Descrizione:

La Carta dell'Agro segnala la presenza di tracce di una villa romana, che non è stato possibile verificare. La torre e le tracce della villa sono state notate dal De Rossi che descrive "la torre di Morena [...] che sorge con ogni probabilità sui resti di un edificio romano. Anche le costruzioni moderne addossate alla torre sono fondate su murature antiche fiancheggiate su un cunicolo scavato nel tufo. [...] E' molto probabile che l'area circostante la torre fosse occupata da una villa o fattoria rustica di notevoli proporzioni. Il materiale rinvenuto induce a ritenere il complesso come già esistente per lo meno nel I secolo a.C. " (De Rossi 1979). In una seconda ricognizione, effettuata per realizzare il contributo filmato, si è identificato uno scavo, eseguito per conto della Soprintendenza Archeologica di Roma, che ha messo in luce resti di muratura romana, a pochi metri di distanza dalla torre, 20 m ca al di sotto del piano stradale di via di Torre Morena.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Abitativa  Produttiva
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

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