Area 157h


Descrizione:

Si tratta dei resti di una porzione delle mura Serviane conservati per un'altezza di 5 m ca. La costruzione delle più antiche mura urbane è tradizionalmente attribuita al re di Roma Servio Tullio (metà del VI sec.a.C.); la lunghezza di queste mura era di quasi 11 Km: entro di esse era inclusa una superficie di circa 426 ettari. La cinta muraria in opus quadratum di tufo di Grotta Oscura fu costruita di sicuro dopo l'invasione gallica (390 a.C.) e restaurata dopo la seconda guerra punica (212 a.C.). Ulteriori restauri si ebbero nel corso della guerra civile tra Mario e Silla e infine sotto Augusto che rifece le porte. Le mura Serviane vennero successivamente demolite o inglobate in costruzioni di età imperiale, avendo perso la loro funzione difensiva. La struttura in questione è in blocchi squadrati di tufo, generalmente di 1 x 0.50 m ca, e di essa si conservano almeno 10 filari.
Visibili ma non accessibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Difensiva
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


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Area 157g


Descrizione:

Si tratta dei resti dell'agger e delle mura Serviane conservati nelle adiacenze della stazione ferroviaria di Termini. La costruzione delle più antiche mura urbane è tradizionalmente attribuita al re di Roma Servio Tullio (metà del VI sec.a.C.); la lunghezza di queste mura era di quasi 11 Km: entro di esse era inclusa una superficie di circa 426 ettari. La cinta muraria in opus quadratum di tufo di Grotta Oscura fu costruita di sicuro dopo l'invasione gallica (390 a.C.) e restaurata dopo la seconda guerra punica (212 a.C.). Ulteriori restauri si ebbero nel corso della guerra civile tra Mario e Silla e infine sotto Augusto che rifece le porte. Le mura Serviane vennero successivamente demolite o inglobate in costruzioni di età imperiale, avendo perso la loro funzione difensiva.
Si tratta dei resti più imponenti e meglio conservati della cinta muraria repubblicana. Si conservano 17 filari di blocchi di tufo di Grotta Oscura, per un altezza massima di 10 metri e per una lunghezza di 94 metri circa. Sono stati rinvenuti al di sotto del cosidetto "Monte della Giustizia" di Villa Peretti, che venne sbancato nel 1869 per la costruzione della stazione ferroviaria.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Difensiva
Visibilità:   Visibile
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Area 157f


Descrizione:

Si tratta dei resti dell'agger e delle mura Serviane conservati nelle adiacenze della stazione ferroviaria di Termini.
La costruzione delle più antiche mura urbane è tradizionalmente attribuita al re di Roma Servio Tullio (metà del VI sec.a.C.); la lunghezza di queste mura era di quasi 11 Km: entro di esse era inclusa una superficie di circa 426 ettari. La cinta muraria in opus quadratum di tufo di Grotta Oscura fu costruita di sicuro dopo l'invasione gallica (390 a.C.) e restaurata dopo la seconda guerra punica (212 a.C.). Ulteriori restauri si ebbero nel corso della guerra civile tra Mario e Silla e infine sotto Augusto che rifece le porte. Le mura Serviane vennero successivamente demolite o inglobate in costruzioni di età imperiale, avendo perso la loro funzione difensiva.
I resti in questione presentano un orientamento NNE-SSO e si sviluppano per una lunghezza di 30 metri circa. Si conservano 4 filari di blocchi di tufo di Grotta Oscura per un'altezza di 3 metri e sono visibili 4 contrafforti esterni riferibili ad un intervento di restauro del I secolo a.C. In direzione S l'agger si interrompe per circa 25 metri, in corrispondenza dell'antica Porta Viminalis, di cui si conservano due muretti perpendicolari alle mura. Attestata dalle fonti, consisteva in un varco nel muro cui corrispondeva all'interno una camera triangolare che interrompeva il terrapieno, e dovette rimanere in uso fino ad epoca tarda. Attraverso questa porta confluivano nella città la via Viminalis e il vicus Patricius (l'attuale via Urbana).
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Difensiva
Visibilità:   Visibile
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Area 157e


Descrizione:

La costruzione delle più antiche mura urbane è tradizionalmente attribuita al re di Roma Servio Tullio (metà del VI sec.a.C.); la lunghezza di queste mura era di quasi 11 Km: entro di esse era inclusa una superficie di circa 426 ettari. La cinta muraria in opus quadratum di tufo di Grotta Oscura fu costruita di sicuro dopo l'invasione gallica (390 a.C.) e restaurata dopo la seconda guerra punica (212 a.C.). Ulteriori restauri si ebbero nel corso della guerra civile tra Mario e Silla e infine sotto Augusto che rifece le porte. Le mura Serviane vennero successivamente demolite o inglobate in costruzioni di età imperiale, avendo perso la loro funzione difensiva.
Il tratto E delle mura Serviane, in parte collocato all'interno di un cortile recintato di una palazzina (10 m ca) e in parte (2 m ca) sul marciapiede di via G.Carducci (lato N), è stato rinvenuto durante i lavori di apertura di via G.Carducci.
Del tratto in questione, lungo 11 m ca e spesso 4 m ca, sono conservati 11 filari in blocchi squadrati di cappellaccio (1 x 0.50 m ca), mentre gran parte dei resti è costituita da restauri moderni in laterizio. Il tratto ha un andamento NNO-SSE e si interrompe in prossimità del marciapiede di via G.Carducci (lato N) e costituisce il proseguimento della porzione di mura 157 D. In generale, salvo rifacimenti o restauri successivi, la costruzione delle mura serviane risale agli inizi del IV secolo a.C., ma in questo tratto " la presenza di fondazioni in opera cementizia ha fatto avanzare la proposta che si tratti addirittura del più tardo restauro dell'87 a.C. E' chiaro tuttavia che queste costituiscono una sottofondazione successiva, realizzata in età tardo repubblicana a sostegno della fortificazione " (Coarelli 1981, p.13). Non sono visibili in prossimità dei resti suddetti pannelli esplicativi.
Visibili

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Area 157d


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La costruzione delle più antiche mura urbane è tradizionalmente attribuita al re di Roma Servio Tullio (metà del VI sec.a.C.); la lunghezza di queste mura era di quasi 11 Km: entro di esse era inclusa una superficie di circa 426 ettari. La cinta muraria in opus quadratum di tufo di Grotta Oscura fu costruita di sicuro dopo l'invasione gallica (390 a.C.) e restaurata dopo la seconda guerra punica (212 a.C.). Ulteriori restauri si ebbero nel corso della guerra civile tra Mario e Silla e infine sotto Augusto che rifece le porte. Le mura Serviane vennero successivamente demolite o inglobate in costruzioni di età imperiale, avendo perso la loro funzione difensiva. Il tratto D delle mura Serviane comprende dei resti dell'antica cinta muraria, rinvenuti durante i lavori di apertura di via G.Carducci, in parte (8 m ca) collocati all'interno di un piccolo cortile recintato ed inaccessibile ed in parte (3 m ca) sul marciapiede di via G.Carducci (lato S). Del tratto in questione, lungo 11 m ca e spesso 4 m ca, sono rimasti 15 filari di grossi blocchi squadrati di cappellaccio (1 x 0.50 m ca) e alcuni restauri moderni di consolidamento in laterizi. Il tratto ha un andamento NNO-SSE e si interrompe in prossimità del marciapiede di via G.Carducci e del piano stradale, per proseguire sull'altro lato della strada con una porzione di 11 m ca (157 E). In generale, salvo rifacimenti o restauri successivi, la costruzione delle mura serviane risale agli inizi del IV secolo a.C., ma in questo tratto " la presenza di fondazioni in opera cementizia ha fatto avanzare la proposta che si tratti addirittura del più tardo restauro dell'87 a.C. E' chiaro tuttavia che queste costituiscono una sottofondazione successiva, realizzata in età tardo repubblicana a sostegno della fortificazione " (Coarelli 1981, p.13). In prossimità dei resti delle mura serviane non sono visibili pannelli esplicativi, ma è visibile una semplice targa in travertino che riporta "Mura urbane del IV secolo a.C. dette serviane".
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Difensiva
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


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