Descrizione:
Si tratta dei resti di una porzione delle mura Serviane conservati per un'altezza di 5 m ca. La costruzione delle più antiche mura urbane è tradizionalmente attribuita al re di Roma Servio Tullio (metà del VI sec.a.C.); la lunghezza di queste mura era di quasi 11 Km: entro di esse era inclusa una superficie di circa 426 ettari. La cinta muraria in opus quadratum di tufo di Grotta Oscura fu costruita di sicuro dopo l'invasione gallica (390 a.C.) e restaurata dopo la seconda guerra punica (212 a.C.). Ulteriori restauri si ebbero nel corso della guerra civile tra Mario e Silla e infine sotto Augusto che rifece le porte. Le mura Serviane vennero successivamente demolite o inglobate in costruzioni di età imperiale, avendo perso la loro funzione difensiva. La struttura in questione è in blocchi squadrati di tufo, generalmente di 1 x 0.50 m ca, e di essa si conservano almeno 10 filari.
Visibili ma non accessibili
Dimensioni: 10 x 4 m ca (dim. resti)
Localizzazione
I resti archeologici:
L'area è visibile da via Salandra, ma non accessibile perché all'interno di un vano chiuso da un cancello in ferro.
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Difensiva
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
F.Coarelli, Roma, Roma-Bari 1981, p.13.Guida d'Italia, Touring Club Italiano, Roma 1993, p.508.
Fotografie:
Fotografie attuali
Fotografie aeree
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