Area 4165


Descrizione:

Si tratta dei resti di un criptoportico, probabilmente appartenuti alla grande proprietà della villa di Sallustio (Horti Sallustiani), conservati per 50 m ca e in parte inglobati nel muro di recinzione E del palazzo sede dell'INA, lungo via Lucullo. Della muratura è visibile il conglomerato in opera cementizia, costituito da malta ricca di pozzolana rossa e viola e scaglie di tufo irregolari e di varie dimensioni. Sono visibili, lungo l'estensione del muro, sette nicchie conservate per un'altezza di 1 m ca e per una larghezza di 2 m ca. Nelle prime tre nicchie sono visibili, inseriti nella muratura, coppie di coppi che formano canalette con funzioni idriche.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Abitativa
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

Fotografie aeree

Non abbiamo attualmente contenuti di questo tipo; se sei in possesso di materiale utile partecipa ed invialo! Grazie.


Storie degli utenti

Hai del materiale che riguarda quest'area?
Sei in possesso di foto, video o hai un aneddoto o una storia da raccontare su questa zona?
Puoi inviarci tutto utilizzando questa scheda.

Area 4131


Descrizione:

Si tratta della chiesa medievale di S.Prassede, che in origine ebbe la struttura di un titulus, il titulus Praxedis, edfificato tra la fine del IV e gli inizi del V secolo d.C. (menzionato per la prima volta in un’iscrizione del 489 d.C.) e dedicato a S.Prassede. Questa, secondo una tarda tradizione agiografica, era sorella di S.Pudenziana, la cui chiesa sorge qui vicino (cfr. 4139), e figlia del senatore Pudente, e fu martirizzata sotto Antonino Pio (140-155 d.C.). L’antica chiesa paleocristiana fu probabilmente costruita su resti romani: infatti nelle immediate vicinanze è stata rinvenuta un’insula, all’interno della quale sono state scoperte tracce della basilica paleocristiana. Questa aveva un orientamento opposto a quello attuale, era suddivisa in tre navate con colonne di reimpiego e conclusa da un’abside semicircolare; i resti del colonnato e dell’abside sono stati individuati all’interno del piccolo cortile che precede la chiesa. L’impianto, utilizzato per molto tempo, fu restaurato per la prima volta da papa Adriano I (772-795) e pochi decenni dopo da Pasquale I che, appena nominato ponteficie (817), decise di ricostruire completamente la chiesa cui appartiene la facciata laterizia a capanna attualmente visibile. Interventi successivi avvennero nel XV e nel XVII secolo.
Capovolto l’orientamento dell’aula paleocristiana, anche questa chiesa fu caratterizzata da una pianta absidata a tre navate con colonnati architravati e transetto, mentre la facciata era preceduta da un avancorpo che dava un aspetto più solenne a tutto il complesso. Dal protiro che precede la porta d’ingresso su via S.Martino ai Monti, una scala a due rampe conduce al cortile antistante la facciata, in corrispondenza della quale si trovava forse l’abside di IV-V secolo. Nell’area del presbiterio fu costruita una cripta semianulare con soffitto piano, provvista di due scale che consentivano ai fedeli di visitare le reliquie di circa duemila martiri che papa Pasquale I prelevò da varie catacombe, soprattutto da quella di S.Alessandro sulla via Nomentana, e fece trasferire nella nuova chiesa. Sulla navata destra il pontefice fece costruire il sacello dedicato a S.Zenone e destinato a cappella funeraria della madre Teodora; l’ingresso alla cappella è costituitoda un grande portale con coppia di colonne di granito nero, capitelli e basi altomedievali e un architrave su cui poggia un'urna funeraria del III secolo d.C.. La cappella è a pianta quadrata e mantiene ancora il bellissimo pavimento originario, opus sectile del IX secolo. Mentre, il pavimento della chiesa, di tipo cosmatesco, risale ad un restauro del 1927.
I mosaici che costituiscono la decorazione dell’arco trionfale e dell’abside e quelli che caratterizzano la cappella di S.Zenone, rappresentano l’aspetto più suggestivo della chiesa di S.Prassede e costituiscono uno dei più importanti esempi di arte medievale a Roma.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Culturale
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

Fotografie aeree

Non abbiamo attualmente contenuti di questo tipo; se sei in possesso di materiale utile partecipa ed invialo! Grazie.


Storie degli utenti

Hai del materiale che riguarda quest'area?
Sei in possesso di foto, video o hai un aneddoto o una storia da raccontare su questa zona?
Puoi inviarci tutto utilizzando questa scheda.

Area 4095


Descrizione:

La Carta dell'Agro segnala la presenza di un'area di frammenti fittili anche se sul posto non è stata individuata una grande concentrazione di materiale, ma piuttosto la presenza di materiale archeologico sporadico (in particolare frammenti di laterizi e frammenti di ceramica grezza).
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Non identificata
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

Fotografie aeree

Non abbiamo attualmente contenuti di questo tipo; se sei in possesso di materiale utile partecipa ed invialo! Grazie.


Storie degli utenti

Hai del materiale che riguarda quest'area?
Sei in possesso di foto, video o hai un aneddoto o una storia da raccontare su questa zona?
Puoi inviarci tutto utilizzando questa scheda.

Area 4079


Descrizione:

Si tratta di una cisterna in discreto stato di conservazione, realizzata in conglomerato cementizio con scaglie di selce.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Idrica
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

Fotografie aeree

Non abbiamo attualmente contenuti di questo tipo; se sei in possesso di materiale utile partecipa ed invialo! Grazie.


Storie degli utenti

Hai del materiale che riguarda quest'area?
Sei in possesso di foto, video o hai un aneddoto o una storia da raccontare su questa zona?
Puoi inviarci tutto utilizzando questa scheda.

Area 4070


Descrizione:

Si tratta di un basolo non più in situ.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Non identificata
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

Fotografie aeree

Non abbiamo attualmente contenuti di questo tipo; se sei in possesso di materiale utile partecipa ed invialo! Grazie.


Storie degli utenti

Hai del materiale che riguarda quest'area?
Sei in possesso di foto, video o hai un aneddoto o una storia da raccontare su questa zona?
Puoi inviarci tutto utilizzando questa scheda.

Pagine


Un progetto a cura di
Università di Roma Tor Vergata
Carma
Cester Impresa
In collaborazione con
Mibac
Comune di Roma