Area 384


Descrizione:

La Carta dell'Agro segnala in quest'area il Casal dei Pazzi, complesso che, oltre al casale e agli edifici ad esso connessi, comprende anche due torri di cui una medievale. Quest'ultima, a pianta quadrangolare, presenta merlature e piccole finestre rettangolari con bordature lignee; il paramento di questa struttura è in tufelli allettati in una malta di colore grigio. La torre moderna, a pianta quadrangolare, termina con un tetto a spiovente e presenta finestre ad arco. Il casale è completamente ristrutturato e rivestito di intonaco di colore grigio. Al centro dell'area sono presenti edifici moderni, di diversa destinazione: serre, magazzini, abitazione del custode. L'ingresso è monumentale e ricalca l'aspetto di un fortino, costituito da un muro di cinta realizzato in laterizi di colore giallo, con quattro piccole torrette a pianta circolare, con copertura di tegole disposte in piano. All'interno del muro di cinta, è risparmiata un'area pavimentata in sampietrini, circondata da otto pilastrini legati da catene d'acciaio. Dal muro di cinta si snoda un sentiero alberato che conduce al casale. Tutto il complesso è in ottimo stato di conservazione.
Visibili ma non accessibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Difensiva  Abitativa  Produttiva
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

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Area 351


Descrizione:

Si tratta di almeno quattro sepolcri, con strutture annesse, e di un tratto basolato antico segnalati dalla Carta dell'Agro.
A) Sepolcro posto ad O della stazione di Centocelle, compreso nella zona tra il civico 857 di via Casilina e via di Valmontone; il sepolcro, di forma irregolare, segue un orientamento E-O e comprende vari ambienti a pianta quadrata disposti simmetricamente, ma a quote diverse, rispetto ad un muro centrale. Nell'angolo NO di uno di questi ambienti sono visibili i resti di una pavimentazione musiva. Delle strutture, in alcuni punti, sono visibili le fondazioni in opera cementizia a cavo libero, il paramento in opera reticolata, realizzato con cubilia di tufo di colore giallo, e il conglomerato costituito da grandi scaglie di tufo di colore giallo e rosso allettate in malta di colore grigio chiaro. Da un restauro, dal quale è stata ricavata un'apertura per una finestra, è possibile scorgere una parte interrata della struttura (camera ipogeica?) ben visibile ma difficilmente accessibile a causa del transito dei treni e della posa in opera dei binari.
B) Sepolcro, posto immediatamente ad O del sepolcro A, di cui è visibile, ancora conservato, un muro, orientato N-S, con paramento in opera reticolata e conglomerato costituito da grandi scaglie di tufo di colore giallo e rosso allettate in malta di colore grigio chiaro. La struttura è ben visibile ma difficilmente accessibile a causa del transito dei treni e della posa in opera dei binari.
C) Sepolcro, posto immediatamente ad O del sepolcro B, di cui resta visibile, delle mura in elevato, solo il conglomerato interno costituito da grandi scaglie di tufo di colore giallo e rosso allettate in malta di colore grigio chiaro. Lungo il lato E, in basso, è visibile un'apertura moderna, chiusa da una piccola porta di legno; è probabile che questa struttura sia abitata abusivamente. A questo sepolcro sono connesse altre strutture in grandi blocchi di forma irregolare, di difficile interpretazione. La struttura è ben visibile ma di difficile accesso.
D) Di questo sepolcro restano alcune strutture murarie che sembrano delimitare alcuni ambienti a pianta quadrata; il paramento dei muri è in opera reticolata con cubilia di tufo di colore giallo e arancione allettati in malta di colore grigio chiaro. La struttura è poco visibile a causa della fitta vegetazione e di difficile accesso.
E) Resti di un antico tracciato viario individuato nella porzione S del risparmio di terreno sul quale insistono tutte le altre presenze; il tracciato segue un orientamento E-O, parallelo a quello dell'attuale via Casilina di cui potrebbe essere una parte dell'antico tracciato (Carta dell'Agro F 25 n.25s: Via Labicana); sono tuttora visibili sulla superficie dei basoli, le tracce delle ruote dei carri. I resti sono poco visibili a causa della fitta vegetazione e difficilmente accessibili a causa del transito dei treni e della posa in opera dei binari.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Funeraria  Viaria
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

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Area 301


Descrizione:

All'interno di un complesso che occupa un'area di circa 540 mq, nell'angolo NE, si riconosce una torre a pianta quadrata (lato 8 m ca), che presenta un coronamento a merlatura ghibellina (4 merli su ciascun lato). La struttura, costituita da piccoli blocchi parallelepipedi di tufo, peperino e qualche frammento di marmo, è caratterizzata sulla parete orientale da tre ordini di finestre rettangolari, successivamente murate. La torre è di epoca basso-medievale mentre il casale è posteriore, in quanto i suoi due corpi di fabbrica si addossano rispettivamente lungo i lati meridionale e occidentale della torre, creando una struttura a L, protetta da recinzione muraria. Il casale presenta, lungo il lato orientale, finestre con piccoli balconi, mentre ad O sono visibili due aperture successivamente tamponate.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Difensiva  Abitativa  Produttiva
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

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Area 141


Descrizione:

La Carta dell'Agro segnala la presenza un casale che non è stato possibile verificare perché all'interno di terreni completamente recintati ed inaccessibili e di un ponte che non è stato possibile verificare perché ricoperto in parte di rovi.
Visibili ma non accessibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Abitativa  Produttiva  Viaria
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

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Area 127


Descrizione:

Si tratta di villa Pacis, attualmente abitata da suore che gestiscono la scuola elementare e materna compresa all'interno dell'area. Nel giardino di fronte alla villa sono visibili rocchi di colonne in marmo e tufo.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Non identificata  Abitativa
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


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Un progetto a cura di
Università di Roma Tor Vergata
Carma
Cester Impresa
In collaborazione con
Mibac
Comune di Roma