Area 1763


Descrizione:

Si tratta di una struttura visibile in sezione, di età romana, costituita da calcestruzzo di selce, di forma quadrangolare, posta a circa 1 m dal piano del binario, della quale è visibile solo il lato S, in quanto i lati ad O, E e N scompaiono in parete. La parte superiore che chiude la struttura, è poco al di sotto del piano di calpestio della campagna. La parte S è caratterizzata da un'apertura di forma rettangolare lunga 2.50 m ca e alta 80 cm ca, probabilmente aggiunta in un momento successivo per l'adattamento della struttura ad abitazione. La struttura è da mettere in relazione ad altri due ruderi, di fattura e tipologia simili, situati nelle vicinanze (aree 1759 e 1763); potrebbe trattarsi di strutture con funzione idrica, considerando la vicinanza del pavimento in cocciopesto e del cunicolo (aree 1764 e 1765), oppure con funzione funeraria, dato l'allineamento con gli altri due sepolcri lungo l'antico tracciato della via Labicana.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Non identificata
Visibilità:   Visibile
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Area 1760


Descrizione:

Si tratta di una struttura quadrangolare, di età romana, in calcestruzzo di selce; il monumento, parzialmente coperto dalla vegetazione, è da mettere in relazione ad altri due ruderi, di fattura e tipologia simili, situati nelle vicinanze (aree 1759 e 1763); potrebbe trattarsi di strutture con funzione idrica, considerando la vicinanza del pavimento in cocciopesto e del cunicolo (aree 1764 e 1765), oppure con funzione funeraria, dato l'allineamento con gli altri due sepolcri lungo l'antico tracciato della via Labicana.
Visibili

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I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Non identificata
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Area 1759


Descrizione:

Si distingue una struttura di età romana, in calcestruzzo di selce e di forma quadrangolare. Il lato meridionale è caratterizzato da un'apertura, probabilmente aggiunta in un momento successivo per l'adattamento della struttura ad abitazione. La struttura è da mettere in relazione ad altri due ruderi, di fattura e tipologia simili, situati nelle vicinanze (aree 1760 e 1763); potrebbe trattarsi di strutture con funzione idrica, considerando la vicinanza del pavimento in cocciopesto e del cunicolo (aree 1764 e 1765), oppure con funzione funeraria, dato l'allineamento con gli altri due sepolcri lungo l'antico tracciato della via Labicana.
Visibili

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I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Non identificata
Visibilità:   Visibile
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Area 1753


Descrizione:

Si tratta del complesso di S. Maura (la c.d. chiesa), del quale si conservano ancora i ruderi di un'abside con la volta a SE e resti delle murature adiacenti, in calcestruzzo e paramento in opera listata, di tufi e laterizi. Sono visibili nella copertura della volta l'impiego di anfore di alleggerimento e poche tracce dell'intonaco originario. "Completa l'immagine della costruzione uno schizzo del Rosa, che qui vide al suo tempo ancora quasi completi i quattro lati dell'impianto basilicale [...]. Il Lanciani l'accennò come tutta dipinta e la riferì al V secolo [...]. La forma basilicale dell'aula ha fatto naturalmente pensare ai resti di una chiesa: notiamo però che il suo impianto, quale ci viene restituito dal Rosa (in particolar modo la sua poca profondità), ci riportano alle forme civili dell'architettura classica. Riguardo al toponimo, il Tomassetti ricorda quello del fundus Mauricis della massa Varvariana, ricordata nel patrimonio labicano del regesto di Gregorio II, dal quale potrebbe aver derivato il nome la località, ma non il monumento.
Visibili

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I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Non identificata
Visibilità:   Visibile
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Area 1733


Descrizione:

Durante i lavori di costruzione di un edificio della Telecom lungo via di Valleranello (primi anni '90), sono venuti alla luce i resti relativi ad una necropoli e a un antico tracciato stradale perpendicolare alla via Pontina (forse si tratta di un diverticolo della via stessa).
La Carta dell'Agro non segnala la presenza dei suddetti resti in quanto forse rinvenuti successivamente alla ricognizione effettuata per la sua redazione.
Del tracciato stradale è ancora visibile un tratto di preparazione per l'allettamento dei basoli all'interno dell'edificio stesso; il tratto stradale è visibile sotto il pavimento dell'ingresso, protetto da lastroni di vetro. All'esterno, invece, non è più visibile; ciò nonostante, per non perderne l'andamento originario, esso è stato rappresentato tramite una diversa disposizione dei mattoncini componenti il pavimento del cortile d'ingresso.
Sono state inoltre rinvenute numerose tombe a cappuccina, forse componenti una necropoli, disposte lungo il tracciato stradale. Scavate dalla Soprintendenza Archeologica di Roma, sono state ricoperte e conservate in situ (al di sotto del piano di calpestio attuale) all'interno di teche con copertura in vetro, in un giardino antistante il cortile d'ingresso dell'edificio. Attualmente le coperture di vetro, quasi interamente opacizzate, impediscono la completa visibilità delle tombe, tuttavia si può intravedere come la vegetazione, all'interno delle teche, le stia occultando alla vista.
Visibili

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I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Funeraria
Visibilità:   Visibile
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Un progetto a cura di
Università di Roma Tor Vergata
Carma
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In collaborazione con
Mibac
Comune di Roma