Area 691


Descrizione:

Si tratta di una costruzione a pianta quadrangolare, che affaccia direttamente su via Tuscolana. La struttura, utilizzata attualmente come magazzino, presenta una cortina in opera laterizia (conservata solo in parte) e conglomerato in opera cementizia con scaglie di selce e malta.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Non identificata
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

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Area 661


Descrizione:

La Carta dell'Agro segnala la presenza di un'area archeologica. L'area, attualmente circondata da una recinzione che la rende inaccessibile, è stata indagata dalla Soprintendenza circa sei mesi fa. Durante gli scavi sono venute alla luce alcune strutture idriche (suspensurae) che a fine lavoro sono state quasi del tutto reinterrate. Delle strutture emerse in corso di scavo sono ora parzialmente visibili solo alcuni lacerti di cui non è possibile fornire una descrizione più dettagliata.
Visibili ma non accessibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Idrica
Visibilità:   Visibile
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Area 580


Descrizione:

In un'area lungo la Prenestina, corrispondente al III miglio, si estende una delle più grandi ville del suburbio di Roma. In essa sono stati identificati i praedia appartenuti ai Gordiani, l'effimera dinastia che governò l'impero tra il 238 e il 244. Le rovine della villa, che si sviluppa nel II e poi soprattutto nel III e nel IV secolo su una modesta villa di età repubblicana, sono imponenti e si estendono sui due lati della via Prenestina.
A N di via Prenestina sono visibili alcune delle strutture riferibili alla villa dei Gordiani:
A-B) Si tratta dei resti monumentali del mausoleo dei Gordiani (A), detto Tor de' Schiavi dal nome di una famiglia che possedette il terreno nel '500 e della basilica di tipo costantiniano (B), posta ad E del mausoleo.
A) Il mausoleo, a pianta circolare, è conservato in tutta la sua altezza, ed era originariamente accessibile da S, tramite due ambienti a pianta quadrangolare, tra di loro comunicanti ed orientati ENE-OSO; attualmente l'entrata è posta lungo il lato N ed è chiusa da un cancello. "Il monumento comprendeva due piani: quello inferiore, semisotterraneo, è un ambiente coperto a botte [...] con nicchie alternativamente rettangolari e semicircolari, dove erano collocati i sarcofagi. Alla sala superiore si accedeva tramite un pronao tetrastilo posto al termine di una scalinata. Vi si aprivano nicchie corrispondenti a quelle del piano inferiore" (Coarelli 1993, p.165). Il paramento è in opera laterizia e presenta, nella parte alta, quattro aperture circolari e, a circa 4 m da terra, una cornice costituita da tre laterizi disposti in verticale; nella parte superiore una doppia cornice di mensole di marmo sottolinea l'attacco della calotta emisferica; dal crollo della parte meridionale della calotta è possibile vedere in sezione il profilo della volta caricata progressivamente a partire delle reni. "La scoperta di bolli laterizi datati all'inizio del IV secolo permette di attribuire il monumento all'età costantiniana". (Coarelli 1993, p.165). Da Saggi effettuati dalla S.A.R. nel 1985 in vari settori del mausoleo, è stata messa in luce una fognatura, con copertura a cappuccina, che corre intorno al mausoleo e che era utilizzata per raccogliere l'acqua che scivolava lungo un piano inclinato, che circondava il mausoleo, costituito da tre gradini di tegoloni allettati con cocciopesto.
B) A SE del mausoleo sono visibili i resti di una basilica caratterizzata dalla forma a circo. La pianta viene sottolineata, all'interno, da una fila di undici pilastri quadrangolari, in conglomerato cementizio e paramento in laterizi, che continuano anche dietro l'abside, situata ad O e delimitata da un muretto ancora visibile. Sono visibili, in situ, solo sei pilastri, con gli attacchi degli archi, in prossimità del lato curvilineo vicino al mausoleo. "Nei pressi della basilica sono resti di colombari del I sec. d.C. e nelle vicinanze furono scoperte delle catacombe. Il complesso si caratterizza dunque come una basilica funeraria in prossimità di un grande mausoleo e di un esteso cimitero. L'esempio più vicino è offerto dal mausoleo di Elena e dalla basilica dei SS.Pietro e Marcellino sulla via Labicana, tra l'altro contemporanei e appartenenti allo stesso gigantesco latifondo costantiniano, denominato ad duas lauros. Anche nel caso della villa dei Gordiani si dovrà dunque pensare a un mausoleo con relativa basilica funeraria, appartenuto a un personaggio importante della famiglia di Costantino" (Coarelli 1993, p.165). Da saggi effettuati dalla S.A.R. nel 1985 al di sotto dell'abside e lungo tutto il perimetro esterno del monumento, sono emerse numerose deposizioni, per la maggior parte scavate nel tufo e coperte a cappuccina o con copertura con tegole e coppi in piano. Altre deposizioni sono costituite da casse rettangolari in muratura coperte con tegole disposte in piano.
C) Si tratta dei resti di strutture pertinenti alle terme, in opera mista. La presenza più consistente è una struttura muraria che prese

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Abitativa  Produttiva  Difensiva
Visibilità:   Visibile
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Area 580


Descrizione:

In un'area lungo la Prenestina, corrispondente al III miglio, si estende una delle più grandi ville del suburbio di Roma. In essa sono stati identificati i praedia appartenuti ai Gordiani, l'effimera dinastia che governò l'impero tra il 238 e il 244. Le rovine della villa, che si sviluppa nel II e poi soprattutto nel III e nel IV secolo su una modesta villa di età repubblicana, sono imponenti e si estendono sui due lati della via Prenestina.
A N di via Prenestina sono visibili alcune delle strutture riferibili alla villa dei Gordiani:
A-B) Si tratta dei resti monumentali del mausoleo dei Gordiani (A), detto Tor de' Schiavi dal nome di una famiglia che possedette il terreno nel '500 e della basilica di tipo costantiniano (B), posta ad E del mausoleo.
A) Il mausoleo, a pianta circolare, è conservato in tutta la sua altezza, ed era originariamente accessibile da S, tramite due ambienti a pianta quadrangolare, tra di loro comunicanti ed orientati ENE-OSO; attualmente l'entrata è posta lungo il lato N ed è chiusa da un cancello. "Il monumento comprendeva due piani: quello inferiore, semisotterraneo, è un ambiente coperto a botte [...] con nicchie alternativamente rettangolari e semicircolari, dove erano collocati i sarcofagi. Alla sala superiore si accedeva tramite un pronao tetrastilo posto al termine di una scalinata. Vi si aprivano nicchie corrispondenti a quelle del piano inferiore" (Coarelli 1993, p.165). Il paramento è in opera laterizia e presenta, nella parte alta, quattro aperture circolari e, a circa 4 m da terra, una cornice costituita da tre laterizi disposti in verticale; nella parte superiore una doppia cornice di mensole di marmo sottolinea l'attacco della calotta emisferica; dal crollo della parte meridionale della calotta è possibile vedere in sezione il profilo della volta caricata progressivamente a partire delle reni. "La scoperta di bolli laterizi datati all'inizio del IV secolo permette di attribuire il monumento all'età costantiniana". (Coarelli 1993, p.165). Da Saggi effettuati dalla S.A.R. nel 1985 in vari settori del mausoleo, è stata messa in luce una fognatura, con copertura a cappuccina, che corre intorno al mausoleo e che era utilizzata per raccogliere l'acqua che scivolava lungo un piano inclinato, che circondava il mausoleo, costituito da tre gradini di tegoloni allettati con cocciopesto.
B) A SE del mausoleo sono visibili i resti di una basilica caratterizzata dalla forma a circo. La pianta viene sottolineata, all'interno, da una fila di undici pilastri quadrangolari, in conglomerato cementizio e paramento in laterizi, che continuano anche dietro l'abside, situata ad O e delimitata da un muretto ancora visibile. Sono visibili, in situ, solo sei pilastri, con gli attacchi degli archi, in prossimità del lato curvilineo vicino al mausoleo. "Nei pressi della basilica sono resti di colombari del I sec. d.C. e nelle vicinanze furono scoperte delle catacombe. Il complesso si caratterizza dunque come una basilica funeraria in prossimità di un grande mausoleo e di un esteso cimitero. L'esempio più vicino è offerto dal mausoleo di Elena e dalla basilica dei SS.Pietro e Marcellino sulla via Labicana, tra l'altro contemporanei e appartenenti allo stesso gigantesco latifondo costantiniano, denominato ad duas lauros. Anche nel caso della villa dei Gordiani si dovrà dunque pensare a un mausoleo con relativa basilica funeraria, appartenuto a un personaggio importante della famiglia di Costantino" (Coarelli 1993, p.165). Da saggi effettuati dalla S.A.R. nel 1985 al di sotto dell'abside e lungo tutto il perimetro esterno del monumento, sono emerse numerose deposizioni, per la maggior parte scavate nel tufo e coperte a cappuccina o con copertura con tegole e coppi in piano. Altre deposizioni sono costituite da casse rettangolari in muratura coperte con tegole disposte in piano.
C) Si tratta dei resti di strutture pertinenti alle terme, in opera mista. La presenza più consistente è una struttura muraria che prese

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Abitativa  Produttiva
Visibilità:   Visibile
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Area 526


Descrizione:

La Carta dell'Agro segnala in questo punto la presenza di tracce di una villa romana i cui resti sono visibili all'interno del cantiere edilizio finalizzato alla costruzione di una scuola. In questa area sono stati individuati nel 1964, durante indagini condotte dalla S.A.R., i resti di una villa monumentale costituita da un ambiente con pianta a croce e paramento in opera laterizia, un altro ambiente posto poco più a S del precedente ed una serie imprecisata di canalette con cortina laterizia e copertura a cappuccina.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Abitativa  Produttiva
Visibilità:   Visibile
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Un progetto a cura di
Università di Roma Tor Vergata
Carma
Cester Impresa
In collaborazione con
Mibac
Comune di Roma