Titolo | CAP | Fotografie | Corpo | Dimensioni |
Visibilita![]() |
Funzione |
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Area 5416 | 00185 |
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Si tratta di un obelisco egiziano dell'epoca di Ramsete II (XIII a.C.). E' l'ultimo obelisco egiziano rinvenuto a Roma. Il reimpiego nell'attuale collocazione risale all'età umbertina. |
6.5 m ca (altezza obelisco) | Visibile | |
Area 2421 | 00188 |
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Si tratta dei resti sia della tomba di Celsa sia di tombe rupestri. Sono appena visibili due aperture nella balza tufacea sormontate da una tettoia moderna a protezione dell'area. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Funeraria |
Area 4118 | 00185 |
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Si tratta del 'Tempio di Minerva Medica', così denominato dalla statua di Minerva con serpente qui rinvenuta. Della costruzione, a pianta decagonale, resta il nucleo in laterizio privo dell’originale rivestimento marmoreo. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Idrica |
Area 2664a | 00189 |
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La Carta dell'Agro segnala la presenza di una villa romana, parzialmente visibile, di fornaci e di un tratto basolato che non è stato possibile verificare (area 2664b). |
100 x 200 m ca (dim.area) | Visibile | Abitativa, Produttiva |
Area 4670 | 00133 |
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Si tratta di una cisterna di età romana a cinque navate sorretta da pilastri con base in blocchetti di selce. La struttura è in parte scavata nel banco roccioso naturale ed in parte realizzata con elevato in muratura. |
24 x 12 m ca (dim.area) | Visibile | Non identificata |
Area 1766 | 00133 |
E' visibile una grande quantità di materiale frammentario, sulla collina sotto la quale è probabile si trovino i resti visibili sulle sezioni N e S della ferrovia Roma-Pantano. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Non identificata | |
Area 757 | 00179 |
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Si tratta di un imponente sepolcro a torre, di cui è visibile, dall’esterno, solamente la parte superiore in conglomerato cementizio costituito da blocchi tufo di colore giallo e rosso e malta di colore grigio. |
10 x 8 m ca | Visibile | Funeraria |
Area 3803 | 00143 |
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Si tratta di un'area di spargimento di materiali quali ceramica, frammenti di marmo, di laterizi e metalli, localizzabile al di sopra dei campi arati intorno alla recinzione della basilica cristiana di Pianabella. |
500 x 500 m ca (dim. area) | Visibile | Non identificata |
Area 156be | 00187 |
Si tratta di una porzione delle mura Aureliane. L'imperatore Aureliano nel 271 avviò la costruzione delle mura che, al momento della sua morte, dovevano essere quasi completate anche se furono condotte a termine da Probo. |
160 m ca (dim. lineari resti) | Visibile | Difensiva | |
Area 4457a | 00134 |
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La Carta dell'Agro segnala la presenza di un'area di frammenti fittili (area 4457b) e di resti di muratura. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Non identificata |
Area 1818 | 00189 |
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Si tratta di resti di una villa, in parte non più visibili, in quanto ricoperti, dopo essere stati scavati, dalla Soprintendenza Archeologica che sembra aver restaurato gran parte degli ambienti termali. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Abitativa, Produttiva |
Area 5904 | 00184 |
Si tratta di resti di strutture murarie pertinenti alle abitazioni del summum choregium. Si notano tre diversi mosaici probabilmente relativi al ludus magnus, riutilizzati a decorazione di una parete di una sala riunioni dell'esattoria. |
2 x 1 m ca (dim.resti mosaici) 2.50 x 0.60 x 1.5 m ca 2 x 3 m ca (pavimento musivo) | Visibile | Non identificata | |
Area 3842 | 00143 |
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Si tratta dei resti del molo destro del porto di Claudio, il bacino portuale costruito tra il 42 e il 46 d.C. a N della foce del Tevere, a causa del progressivo insabbiamento dello scalo fluviale di Ostia. |
500 m ca (lunghezza dei resti visibili) | Visibile | Produttiva, Viaria |
Area 4153 | 00187 |
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Si tratta dell'obelisco sallustiano, così chiamato perché rinvenuto nell'area degli Horti Sallustiani, dove si trovavano le grandi proprietà e la villa dello scrittore G.Sallustio Crispo e attualmente collocato in piazza Trinità dei Monti, su di un basamento di 3 x 3 m ca, alto 3 m ca. |
3 x 3 m ca (dim. base dell'obelisco) | Visibile | |
Area 4754a | 00131 |
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Si tratta di almeno tre ambienti in opera reticolata due dei quali chiaramente visibili. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Non identificata |
Area 2279 | 00173 |
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Si tratta dei resti di una villa di età romana segnalati dalla Carta dell'Agro, di cui è stata individuata una parte delle strutture, nel corso dello scavo di una trincea, condotta dall'ENEL per l'adeguamento degli impianti della zona di Tor Vergata. |
30 x 6 m ca (dim. trincea) | Visibile | Abitativa, Produttiva |
Area 3841 | 00054 |
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Si tratta dei resti di un edificio in opera listata, denominato 'la capitaneria', riferibile al Porto di Claudio, più esattamente, al blocco di testata della banchina, dove si innestava il molo destro. |
60 x 30 m ca (dim. resti) | Visibile | Non identificata |
Area 3957 | 00143 |
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Si tratta probabilmente di una torre e di una casa medioevale. Attualmente l'area si presenta come un unico edificio scandito, sul lato N, da quattro livelli. |
15 x 11 m ca (dim.resti) | Visibile | Abitativa, Difensiva |
Area 1986 | 00199 |
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All'interno della villa affiorano scaglie di selce probabilmente riferibili ad un antico tracciato. I resti si trovano in un punto della villa dove, essendo fitta ed incolta la vegetazione, non è stato possibile trovare alcun punto di riferimento per una più precisa localizzazione. |
30 m ca (lunghezza resti) | Visibile | Viaria |
Area 3713 | 00132 |
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Si tratta dei resti del pons Aemilius, noto anche come 'ponte Rotto'. Fu il primo ponte di pietra ad essere eretto a Roma. Marco Emilio Lepido e Marco Fulvio Nobiliore nel 181-179 a.C. innalzarono i pilastri del ponte per sostenere una copertura in legno. Questa fu sostituita nel 142 a.C. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Viaria |
Area 572 | 00176 |
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Si tratta di una tomba a tempietto in laterizio, di età romana "con resti di decorazione sulla facciata posteriore, in cui si apre la porta" (Coarelli 1993, p.162). |
4 x 4 m ca (dim. resti) 6 m ca (h resti) | Visibile | Funeraria |
Area 4918 | 00186 |
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Si tratta dell'obelisco di Psammetico II (594-589 a.C.) che Augusto trasferì da Eliopoli nel Campo Marzio come gnomone del suo orologio solare; l'obelisco fu trasferito in piazza di Monte Citorio sotto Pio VI tra il 1789 e il 1792. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | |
Area 4905c | 00184 |
Si tratta di una serie di archi che appartengono all'acquedotto Neroniano, ramo dell'acquedotto Claudio. Lo speco dell'acquedotto era sostenuto da arcate costituite da pilastri in mattoni, terminanti con una cornice laterizia, sui quali giravano archi a doppia ghiera di sesquipedali e bipedali. |
4 m ca (dim.lineari resti) | Visibile | Idrica | |
Area 674 | 00174 |
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Si tratta di un'area molto vasta sulla quale insistono i resti della villa delle Vignacce. |
200 x 160 m ca (dim.area) | Visibile | Abitativa, Produttiva |
Area 4209 | 00143 |
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Si tratta di un'aula termale in laterizio a pianta quadrata con lato di 11 m ca. L'aula, aperta da tre archi a doppia ghiera, in origine era coperta con volta a crociera. |
12 x 12 m ca (dim.resti) | Visibile | Idrica, Non identificata |