Area 4902


Descrizione:

Si tratta di un sarcofago di marmo bianco (2 x 0.50 x 0.60 m ca) di epoca romana utilizzato come vasca in una fontana monumentale, fatta costruire da Pio IX, che sorge su di un podio di quattro bassi gradini presso la sede AMA di zona 1 ASZ. Il sarcofago è caratterizzato da una grande cartella incorniciata, con angoli arrotondati sulla fronte e da lati lisci; si data nell'ultimo trentennio del I secolo a.C.. Originariamente la fontana era sulla testata del lavatoio costruito da Pio IX davanti a San Clemente, poi fu rimossa da questo luogo e ricostruita in quello attuale prima del 1928.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Non identificata
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

Fotografie aeree

Non abbiamo attualmente contenuti di questo tipo; se sei in possesso di materiale utile partecipa ed invialo! Grazie.


Storie degli utenti

Hai del materiale che riguarda quest'area?
Sei in possesso di foto, video o hai un aneddoto o una storia da raccontare su questa zona?
Puoi inviarci tutto utilizzando questa scheda.

Area 4871


Descrizione:

Si tratta dei resti delle mura merlate del castello dei Savelli, che cingono ad O il piccolo giardino denominato 'parco Savello'. Ad O del giardino, di fronte al vicolo che conduce verso S.Maria in Cosmedin, sono visibili i resti delle torri della fortezza dei Savelli. Le murature, realizzate in blocchetti di tufo, risultano visibili su tutto il fronte E del giardino.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Abitativa  Difensiva
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

Fotografie aeree

Non abbiamo attualmente contenuti di questo tipo; se sei in possesso di materiale utile partecipa ed invialo! Grazie.


Storie degli utenti

Hai del materiale che riguarda quest'area?
Sei in possesso di foto, video o hai un aneddoto o una storia da raccontare su questa zona?
Puoi inviarci tutto utilizzando questa scheda.

Area 4848


Descrizione:

Si tratta del Pantheon e dei resti della basilica di Nettuno. La prima costruzione dell'edificio del Pantheon, realizzata tra il 27 e il 25 a.C., è dovuta ad Agrippa. Sembra che fosse un tempio di forma rettangolare (19.82 x 43.76 m ca), con la facciata sul lato lungo, orientato in direzione opposta all'attuale, verso S. Una seconda fase, di cui non si sa nulla, corrisponde ai restauri di Domiziano dopo l'incendio dell'80 d.C.. La terza fase, quella attuale, può datarsi con esattezza ai primi anni del regno di Adriano, tra il 118 e il 125 d.C.. Questa ricostruzione modificò totalmente l'edificio primitivo: mancando lo spazio davanti a esso, (dove si trovava la Basilica di Nettuno, disposta simmetricamente al tempio, sull'altro lato di una piazza) la facciata fu ruotata di 180 gradi e rivolta verso N. Il pronao attuale occupò l'area dell'edificio primitivo, mentre tra questo e la basilica di Nettuno si inserì la grande rotonda. Il portico colonnato (33.10 x 15.50 m ca) ha una facciata composta da otto colonne monolitiche di granito, con capitelli e basi di marmo bianco. La gigantesca porta bronzea, che chiude il magnifico portale marmoreo, è forse quella originale, fortemente restaurata. La rotonda poggia su una massiccia sostruzione, costituita da un anello di calcestruzzo (7.30 x 4.50 m ca). Il muro cilindrico che sorregge la cupola, spesso 6 m ca, è costituito da tre settori sovrapposti, sottolineati dalle cornici. La muratura si va alleggerendo man mano che si sale verso l'alto: in particolare nella cupola, dove vengono utilizzati lapilli vulcanici.
Per quanto riguarda la basilica di Nettuno, anche in questo caso non si tratta più dell'edificio eretto da Agrippa, ma della sua ricostruzione adrianea. L'aula, attualmente tagliata a metà dalla via della Palombella, era coperta da una volta a tre crociere.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Culturale
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

Fotografie aeree

Non abbiamo attualmente contenuti di questo tipo; se sei in possesso di materiale utile partecipa ed invialo! Grazie.


Storie degli utenti

Hai del materiale che riguarda quest'area?
Sei in possesso di foto, video o hai un aneddoto o una storia da raccontare su questa zona?
Puoi inviarci tutto utilizzando questa scheda.

Area 4847


Descrizione:

Si tratta dei resti delle terme di Agrippa. E' visibile, integrato in un palazzo moderno, parte di un ambiente absidato di grandi dimensioni. Le terme di Agrippa, le più antiche di Roma, iniziate nel 25 a.C. e terminate dopo che nel 19 a.C. furono alimentate dall'Acqua Vergine. Furono più volte danneggiate da incendi e ricostruite da Domiziano, Adriano e infine da Costanzo e Costante nel 344-45. La loro conoscenza, oltre che dai resti superstiti sotto le case della zona, è facilitata dalla Forma Urbis e da disegni del Rinascimento. L'ambiente più caratteristico era la sala circolare di 25 m ca di diametro i cui resti sussistono in parte in via dell'Arco della Ciambella. Le strutture laterizie risalgono al tempo di Alessandro Severo (222-236 d.C.).
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Idrica
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

Fotografie aeree

Non abbiamo attualmente contenuti di questo tipo; se sei in possesso di materiale utile partecipa ed invialo! Grazie.


Storie degli utenti

Hai del materiale che riguarda quest'area?
Sei in possesso di foto, video o hai un aneddoto o una storia da raccontare su questa zona?
Puoi inviarci tutto utilizzando questa scheda.

Area 4846


Descrizione:

Di fronte alla chiesa di S.Maria sopra Minerva si trova L'Elefante che sostiene un obelisco detto 'il Pulcino della Minerva'. L'elefante è stato ideato nella bottega del Bernini, per sostenere un piccolo obelisco egizio del VI secolo a.C. (Faraone Apies), già situato nell'Iseo Campense, trovato nel 1665 nel chiostro maggiore del Convento dei Domenicani. All'ideazione del monumento, oltre al Bernini, partecipò l'architetto domenicano Padre G.Paglia. Il monumento fu compiuto nel 1667. Sul piedistallo, ove è lo stemma di Alessandro VII, si leggono due iscrizioni, una verso la piazza e l'altra verso la chiesa.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Non identificata
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

Fotografie aeree

Non abbiamo attualmente contenuti di questo tipo; se sei in possesso di materiale utile partecipa ed invialo! Grazie.


Storie degli utenti

Hai del materiale che riguarda quest'area?
Sei in possesso di foto, video o hai un aneddoto o una storia da raccontare su questa zona?
Puoi inviarci tutto utilizzando questa scheda.

Pagine


Un progetto a cura di
Università di Roma Tor Vergata
Carma
Cester Impresa
In collaborazione con
Mibac
Comune di Roma