Area 5406


Descrizione:

Si tratta della piramide fatta costruire da Caio Cestio Epulone, pretore, tribuno della plebe e membro del collegio dei Septemviri Epulones (organizzatori dei banchetti sacri o epulae). Il monumento, costruito intorno al 20 a.C., fu realizzato in 380 giorni, come viene testimoniato dall'iscrizione presente sulla facciata (sotto quella che ricorda un restauro del 1663). La Piramide si alza su una platea di travertino ed è interamente realizzata in blocchi di marmo di Luni. In origine, presso i quattro angoli, erano collocate altrettante colonne scanalate su alti plinti. Sono conservate soltanto due di queste colonne, visibili da via R.Persichetti. Il sepolcro vero e proprio è collocato in una camera interna (4 x 6 m ca), coperta a volta e decorata con pitture ornamentali, quasi del tutto scomparse. La camera sepolcrale è accessibile attraverso una piccola apertura collocata nel lato NO.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Funeraria
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


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Area 5403


Descrizione:

Si tratta di una copia romana di un obelisco egiziano (dedicato da Adriano al favorito Antinoo), di piccole dimensioni, rinvenuto presso la basilica di Santa Croce in Gerusalemme nel secolo XVI ed eretto nella attuale collocazione da Giuseppe Marini per volere di Pio VII.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

Fotografie aeree

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Area 5402


Descrizione:

Si tratta dell'obelisco Flaminio, già innalzato ad Heliopolis in Egitto, davanti al tempio del sole dei faraoni Ramsete II e Mineptah, poco prima del 1200 a.C., e portato a Roma da Augusto per ornare la spina del Circo Massimo. Ritrovato caduto nel 1588, fu spostato nell'anno successivo nell'attuale collocazione per volere di Papa Sisto V da Domenico Fontana. l'obelisco è il più alto di roma dopo quello Lateranense.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:
Visibilità:   Visibile
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Area 980a


Descrizione:

La Carta dell'Agro segnala una tagliata stradale (area 980b) e resti di muratura. I resti di muratura, in parte ricoperti da una folta vegetazione, sono stati analizzati da via di G.Ballarin, da distanza tale che non ha permesso di fornire indicazioni più precise. Da quello che è stato possibile osservare i resti murari sembrano essere realizzati in opera quadrata. A queste strutture sono addossate delle baracche in lamiera. La morfologia del terreno e le poche caratteristiche dei resti che si riescono a scorgere, lasciano presupporre una ulteriore estensione delle strutture interrate nell'area adiacente a quelle localizzate.
Visibili ma non accessibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Non identificata
Visibilità:   Visibile
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Area 820t


Descrizione:

Tratto dell'Acquedotto Felice comprendente l'arco di Sisto V, fatto costruire dal pontefice Felice Peretti tra il 1585 e il 1590 in occasione dell'apertura delle vie dirette alle chiese di Santa Maria Maggiore e Santa Maria degli Angeli, come ricorda una targa marmorea con iscrizione posta sulla chiave di volta dell'arco. Lungo il lato che guarda viale Pretoriano, un'altra iscrizione ricorda la trasformazione di un tratto delle mura Aureliane in conduttura dell'Acquedotto Felice. L'arco, in peperino con riquadri di travertino, è a tre fornici: il centrale, più grande, è adornato sulla chiave di volta da una testa marmorea di leone. Tutti gli elementi decorativi della porta alludono allo stemma del pontefice.
L'acquedotto Felice insiste sui resti dell'Aqua Marcia, ma, essendo condotto a quota inferiore, ne ha compromesso tutta la parte superiore, riutilizzando il materiale antico e mantenendo solo le fondazioni delle pile, che furono inglobate nelle nuove arcate. L'acquedotto segue un orientamento NE-SO in direzione di Porta Tiburtina, dove sono attualmente visibili i resti dell'Aqua Marcia inglobati nelle mura Aureliane.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Idrica
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

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Un progetto a cura di
Università di Roma Tor Vergata
Carma
Cester Impresa
In collaborazione con
Mibac
Comune di Roma