Descrizione:
Tratto dell'Acquedotto Felice comprendente l'arco di Sisto V, fatto costruire dal pontefice Felice Peretti tra il 1585 e il 1590 in occasione dell'apertura delle vie dirette alle chiese di Santa Maria Maggiore e Santa Maria degli Angeli, come ricorda una targa marmorea con iscrizione posta sulla chiave di volta dell'arco. Lungo il lato che guarda viale Pretoriano, un'altra iscrizione ricorda la trasformazione di un tratto delle mura Aureliane in conduttura dell'Acquedotto Felice. L'arco, in peperino con riquadri di travertino, è a tre fornici: il centrale, più grande, è adornato sulla chiave di volta da una testa marmorea di leone. Tutti gli elementi decorativi della porta alludono allo stemma del pontefice.
L'acquedotto Felice insiste sui resti dell'Aqua Marcia, ma, essendo condotto a quota inferiore, ne ha compromesso tutta la parte superiore, riutilizzando il materiale antico e mantenendo solo le fondazioni delle pile, che furono inglobate nelle nuove arcate. L'acquedotto segue un orientamento NE-SO in direzione di Porta Tiburtina, dove sono attualmente visibili i resti dell'Aqua Marcia inglobati nelle mura Aureliane.
Visibili
Dimensioni: 130 m ca (dim.lineari resti)
Localizzazione
I resti archeologici:
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Idrica
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
Guida d'Italia, Touring Club Italiano, Roma 1999, p.500.
Guide Rionali di Roma-Rione XV-Esquilino, Roma 1978, pp.70-74.
L.Quilici, Gli acquedotti di Roma, in Archeo n.53, Luglio 1989, p.72.
Fotografie:
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