Area 3739


Descrizione:

Si tratta della chiesa sconsacrata di S.Giovanni in Ajno.
La chiesa, che si trova già menzionata nel 1186 tra le filiali di S. Lorenzo in Damaso, doveva avere una forma basilicale con un piccolo portico antistante. Attualmente conserva sulla facciata NO, al di sopra del secondo piano, una cornice di età medioevale a denti di sega su mensole.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Culturale
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

Fotografie aeree

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Area 3738


Descrizione:

Si tratta di un portico medioevale, i cui intercolumnia sono stati completamente tamponati, costituito da quattro colonne di granito di spoglio con capitelli ionici medioevali. Al di sopra è conservato un architrave liscio sormontato da una cornice a dentelli con ricca decorazione.
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Non identificata
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

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Area 3737


Descrizione:

L’area è relativa ad un risparmio di muratura medioevale, visibile al di sotto dell’intonaco (parzialmente crollato) di un palazzo. All’altezza del primo piano dell’edificio è conservata la muratura in tufelli di forma regolare.
Tipologia dell’edificio
Non identificabile
Tecnica edilizia
Opera saracena
Grado di leggibilità
Certo
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Non identificata
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

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Area 3736


Descrizione:

Si tratta di una torre medioevale, di cui è visibile solamente la facciata NO, addossata ad un palazzo. La muratura è in tufelli di forma regolare, e presenta alcune buche pontaie.
Tipologia dell’edificio
Torre
Tecnica edilizia
Opera saracena
Grado di leggibilità
Certo
Visibili

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Difensiva
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

Fotografie aeree

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Area 3734


Descrizione:

Si tratta di un complesso di edifici medioevali detti di 'S.Paolo alla Regola'. L’appellativo di S.Paolo deriva dalla tradizione che in questa zona abbia abitato S. Paolo negli anni del suo apostolato. Le case individuate, a seguito degli studi di Letizia Pani Ermini ed Elisabetta De Minicis, risultano essere in numero di sette. Per comodità a ciascuna casa è stata attribuita una lettera.
La casa A è una casa torre, a tre piani e con portico al pianterreno, oggi tamponato. Gli archi del portico sono ad un livello più alto (1,15 m ca) rispetto all’attuale piano di calpestio e sono sorretti da colonne slanciate e rialzate su basi di laterizio. L’edificio è stato restaurato, quindi non è chiaramente distinguibile la muratura originaria. Il paramento è in opera laterizia fino a 1.5 m ca al di sopra delle cornici delle finestre del secondo piano. Segue la muratura a tufelli. Nella parte terminale della torre si apre ancora l’antica loggia, oggi chiusa da vetrate.
La casa B presenta un portico al pianterreno costituito da arco in ghiera laterizia, ai lati del quale sono ancora visibili due mensole ad anello, che probabilmente dovevano sostenere un ballatoio. Al di sopra della chiave dell’arco è una targa indicante la proprietà dell’Arciconfraternita della Trinità dei Pellegrini. Nella parte inferiore è conservata l’opera laterizia, in quella superiore la muratura a tufelli. In facciata si aprono due finestre con cornice trilobata di peperino ed un oculo al centro. All’ultimo piano è una monofora.
La casa C si differenzia dalle altre viste fino ad ora per avere una muratura a tufelli di forma irregolare, ma disposti orizzontalmente. Si tratta anche in questo caso di una casa con portico terreno, che poggia su colonne con capitelli ionici. Al di sopra della ghiera dell’arco sono ancora due mensole lignee ad anello, disposte in fila.
La casa D presenta un portico ad 'L' al pianterreno e muratura laterizia nella parte inferiore e muratura a tufelli in quella superiore, su entrambe le facciate. Sul lato NE, al di sopra del portico, è una cornice su mensole marmoree. Segue una fila di cinque buche pontaie a distanza modulare, per proseguire con altre due file. All’ultimo piano è una loggia, anch’essa molto restaurata infatti sono stati aperti finestroni rettangolari e rialzata la copertura. Un’altra cornice caratterizza la facciata dell’edificio, al di sotto del loggiato, ma questa volta in cotto.
La casa E, quella situata nell’angolo SO del complesso, è a pianta rettangolare, e presenta al pianterreno un portico sormontato da ghiera laterizia, oggi tamponato. Sulla facciata, all’altezza del secondo piano è ancora conservata una bifora con colonnine tortili, e al terzo piano una monofora con cornice trilobata in peperino. La tecnica muraria si presenta diversa nei vari livelli. La muratura laterizia è conservata fino a 50 cm ca al di sopra della ghiera dell’arco. Nella parte superiore si innesta la muratura a tufelli, di forma regolare e disposti in filari orizzontali. La parte terminale si presenta in opera listata, di restauro, che probabilmente ricalca l’antica muratura. Secondo la studiosa Pani Ermini, essendo questo l’unico edificio del complesso a presentare una tecnica muraria di questo tipo, potrebbe trattarsi di un’aggiunta successiva alla prima fase costruttiva.
La casa F è su due livelli con portico al pianterreno e la casa G è stata trasformata in terrazzino. Per una spiegazione più esauriente si rimanda a Pani Ermini-De Minicis 1987.
Tipologia dell'edificio
L'area riguarda sei case con portico antistante (B C D E G) e una casa-torre (A).
Tecnica edilizia
A-B-D) opera laterizia nella parte inferiore ed opera saracena in quella superiore.
C) opera saracena caratterizzata da tufelli irregolari.
E) opera laterizia nella parte inferiore, opera saracena in quella superiore e opera listata alla sommità dell’edificio.
F) opera saracena caratterizzata da tufelli di grandi dimensioni e di forma irregolare.
G) opera lateri

Dimensioni:

Localizzazione

I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Abitativa
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:


Fotografie:

Fotografie attuali

Fotografie aeree

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Un progetto a cura di
Università di Roma Tor Vergata
Carma
Cester Impresa
In collaborazione con
Mibac
Comune di Roma