Descrizione:
Si tratta di un complesso di edifici medioevali detti di 'S.Paolo alla Regola'. L’appellativo di S.Paolo deriva dalla tradizione che in questa zona abbia abitato S. Paolo negli anni del suo apostolato. Le case individuate, a seguito degli studi di Letizia Pani Ermini ed Elisabetta De Minicis, risultano essere in numero di sette. Per comodità a ciascuna casa è stata attribuita una lettera.
La casa A è una casa torre, a tre piani e con portico al pianterreno, oggi tamponato. Gli archi del portico sono ad un livello più alto (1,15 m ca) rispetto all’attuale piano di calpestio e sono sorretti da colonne slanciate e rialzate su basi di laterizio. L’edificio è stato restaurato, quindi non è chiaramente distinguibile la muratura originaria. Il paramento è in opera laterizia fino a 1.5 m ca al di sopra delle cornici delle finestre del secondo piano. Segue la muratura a tufelli. Nella parte terminale della torre si apre ancora l’antica loggia, oggi chiusa da vetrate.
La casa B presenta un portico al pianterreno costituito da arco in ghiera laterizia, ai lati del quale sono ancora visibili due mensole ad anello, che probabilmente dovevano sostenere un ballatoio. Al di sopra della chiave dell’arco è una targa indicante la proprietà dell’Arciconfraternita della Trinità dei Pellegrini. Nella parte inferiore è conservata l’opera laterizia, in quella superiore la muratura a tufelli. In facciata si aprono due finestre con cornice trilobata di peperino ed un oculo al centro. All’ultimo piano è una monofora.
La casa C si differenzia dalle altre viste fino ad ora per avere una muratura a tufelli di forma irregolare, ma disposti orizzontalmente. Si tratta anche in questo caso di una casa con portico terreno, che poggia su colonne con capitelli ionici. Al di sopra della ghiera dell’arco sono ancora due mensole lignee ad anello, disposte in fila.
La casa D presenta un portico ad 'L' al pianterreno e muratura laterizia nella parte inferiore e muratura a tufelli in quella superiore, su entrambe le facciate. Sul lato NE, al di sopra del portico, è una cornice su mensole marmoree. Segue una fila di cinque buche pontaie a distanza modulare, per proseguire con altre due file. All’ultimo piano è una loggia, anch’essa molto restaurata infatti sono stati aperti finestroni rettangolari e rialzata la copertura. Un’altra cornice caratterizza la facciata dell’edificio, al di sotto del loggiato, ma questa volta in cotto.
La casa E, quella situata nell’angolo SO del complesso, è a pianta rettangolare, e presenta al pianterreno un portico sormontato da ghiera laterizia, oggi tamponato. Sulla facciata, all’altezza del secondo piano è ancora conservata una bifora con colonnine tortili, e al terzo piano una monofora con cornice trilobata in peperino. La tecnica muraria si presenta diversa nei vari livelli. La muratura laterizia è conservata fino a 50 cm ca al di sopra della ghiera dell’arco. Nella parte superiore si innesta la muratura a tufelli, di forma regolare e disposti in filari orizzontali. La parte terminale si presenta in opera listata, di restauro, che probabilmente ricalca l’antica muratura. Secondo la studiosa Pani Ermini, essendo questo l’unico edificio del complesso a presentare una tecnica muraria di questo tipo, potrebbe trattarsi di un’aggiunta successiva alla prima fase costruttiva.
La casa F è su due livelli con portico al pianterreno e la casa G è stata trasformata in terrazzino. Per una spiegazione più esauriente si rimanda a Pani Ermini-De Minicis 1987.
Tipologia dell'edificio
L'area riguarda sei case con portico antistante (B C D E G) e una casa-torre (A).
Tecnica edilizia
A-B-D) opera laterizia nella parte inferiore ed opera saracena in quella superiore.
C) opera saracena caratterizzata da tufelli irregolari.
E) opera laterizia nella parte inferiore, opera saracena in quella superiore e opera listata alla sommità dell’edificio.
F) opera saracena caratterizzata da tufelli di grandi dimensioni e di forma irregolare.
G) opera lateri
Dimensioni: 20 x 18 m ca (dim.complesso)
Localizzazione
I resti archeologici:
Le case del complesso possiedono caratteristiche comuni, che se per alcune è il paramento, per tutte è la presenza del portico al piano terra costituito da archi, che pur non avendo le stesse dimensioni, sono accomunati da colonne basse e a largo fusto.
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Abitativa
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
Guide rionali di Roma-Rione VII-Regola, parte I, Roma 1980, p.46.
L.Pani Ermini-E.De Minicis, Archeologia del medioevo a Roma. Edilizia storica e territorio.1, Roma 1987, pp.107-118.
Guida d’Italia, Touring Club Italiano, Roma 1993, pp.374-375.
F.Tomassetti, Le torri medioevali di Roma, Roma 1990, pp.289-293.
Fotografie:
Fotografie attuali
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