Titolo | CAP | Fotografie | Corpo | Dimensioni | Visibilita | Funzione |
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Area 4165 | 00187 |
Si tratta dei resti di un criptoportico, probabilmente appartenuti alla grande proprietà della villa di Sallustio (Horti Sallustiani), conservati per 50 m ca e in parte inglobati nel muro di recinzione E del palazzo sede dell'INA, lungo via Lucullo. |
50 x 1.50 m ca (dim.resti) | Visibile | Abitativa | |
Area 157l | 00187 |
La costruzione delle più antiche mura urbane è tradizionalmente attribuita al re di Roma Servio Tullio (metà del VI sec.a.C.); la lunghezza di queste mura era di quasi 11 Km: entro di esse era inclusa una superficie di circa 426 ettari. |
1 x 8.50 m ca (dim.resti) | Visibile | Difensiva | |
Area 4164 | 00187 |
Si tratta dei resti di un monumento funerario in travertino e marmo, rinvenuti durante i lavori di demolizione di porta Salaria (1871) all'interno della torre orientale e collocati in seguito in una posizione più arretrata, tra il tratto interno delle mura Aureliane, via Piave e via Sulpicio Mass |
2 x 2 m ca (dim. resti) | Visibile | Funeraria | |
Area 4925 | 00187 |
Gli scavi archeologici condotti nell'ultimo decennio sotto alla chiesa di S.Lorenzo in Lucina hanno rimesso in luce, sopra ad una Domus della metà del I secolo a.C., i resti di un'aula in cui si può riconoscere il Titulus Lucinae. |
Dimensioni non rilevate | Non accessibile | Abitativa | |
Area 5605 | 00187 |
Si tratta di resti di strutture murarie che delimitano diversi ambienti. Sono visibili due diversi tipi di pavimentazione: il primo in lastre di marmo, il secondo in blocchi di basalto. In un ambiente sono stati adagiati i fusti di tre colonne. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Non identificata | |
Area 156bb | 00187 |
Si tratta di una porzione delle mura Aureliane. L'imperatore Aureliano nel 271 avviò la costruzione delle mura che, al momento della sua morte, dovevano essere quasi completate anche se furono condotte a termine da Probo. |
75 m ca (dim. lineari resti) | Visibile | Difensiva | |
Area 157e | 00187 |
La costruzione delle più antiche mura urbane è tradizionalmente attribuita al re di Roma Servio Tullio (metà del VI sec.a.C.); la lunghezza di queste mura era di quasi 11 Km: entro di esse era inclusa una superficie di circa 426 ettari. |
4 x 12 m ca (dim. resti) | Visibile | Difensiva | |
Area 3729 | 00186 |
Si tratta della torre e fortificazione dei Pierleoni (o dei Caetani). Nel corso del medioevo l’isola Tiberina fu fortificata e munita di torri, di cui oggi resta solo quella posizionata alla testata del ponte dei Quattro Capi. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Difensiva | |
Area 5915 | 00186 |
Secondo le segnalazioni fornite dalla Soprintendenza Archeologica, la ricognizione avrebbe dovuto rilevare dei resti riferibili alle colonne del tempio di Matidia. Coarelli parla di due colonne in cipollino inglobate nella casa al civico 76 di via Capranica, oggi non più visibili. |
Non visibile | Culturale | ||
Area 3741 | 00186 |
L’attuale ponte S. Angelo, in origine pons Aelius, fu gettato da Adriano per collegare il suo mausoleo alla riva sinistra. Della struttura imperiale, eretta tra il 133 ed il 134, restano solo le tre arcate centrali. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Viaria | |
Area 4918 | 00186 |
Si tratta dell'obelisco di Psammetico II (594-589 a.C.) che Augusto trasferì da Eliopoli nel Campo Marzio come gnomone del suo orologio solare; l'obelisco fu trasferito in piazza di Monte Citorio sotto Pio VI tra il 1789 e il 1792. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | ||
Area 4809 | 00186 |
Si tratta di una colonna in granito con capitello ionico in marmo bianco, inserita nel muro del palazzo al civico 76 di via del Governo vecchio. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Non identificata | |
Area 4826 | 00186 |
Si tratta di una vasca circolare di granito rosso, ritrovata durante lavori di sistemazione eseguiti sotto palazzo Madama (sotto il cortile della Palma). La vasca, levigata e dotata di una piccola risega convessa sul bordo superiore. E' attualmente utilizzata come fontana. |
4.50 m ca (diametro) | Visibile | Non identificata | |
Area 3954 | 00186 |
Si tratta dei resti del ponte Neroniano, di cui sono visibili blocchi, probabilmente di marmo, attribuibili ad uno dei piloni. Questo ponte era destinato a collegare il Campo Marzio con il Circo di Nerone e i Giardini di Agrippa. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Viaria | |
Area 4844 | 00186 |
Si tratta di un sarcofago in marmo bianco, decorato con un motivo a bassorilievo con putti alati affrontati che sorreggono un medaglione raffigurante il sole. La fascia bassa della decorazione presenta motivi floreali, e vasi colmi di frutta e scoiattoli. |
1.80 x 0.60 m ca | Visibile | Non identificata | |
Area 5631 | 00186 |
Secondo le segnalazioni della Soprintendenza Archeologica alcuni resti di muratura dovrebbero trovarsi al di sotto di Palazzo Farnese. |
Dimensioni non rilevate | Non accessibile | Ludica, Non classificata | |
Area 4802b | 00186 |
Si tratta dei resti di un pilastro dello stadio di Domiziano in blocchi squadrati di travertino. |
1 x 1 m ca (larghezza resti) | Visibile | Ludica | |
Area 5409 | 00186 |
Si tratta dell'obelisco di Ramsete II, proveniente dall'Iseo Campense e datato al XIII secolo a.C. L'obelisco fu trasferito nell'attuale collocazione da Clemente XI nel 1711, trasferendolo dalla vicina piazza S.Macuto. |
+ 6.35 m ca (altezza obelisco) | Visibile | ||
Area 3715 | 00186 |
Il ponte Fabricio, noto anche come ponte dei Quattro Capi, fu costruito nel 62 a.C. dal Curator Viarum Lucio Fabricio, per unire la riva del Campo Marzio all’isola Tiberina. Il conglomerato è realizzato in blocchi di tufo e peperino, il paramento in lastre di travertino. |
62 x 5.50 m ca (dim.desunte da Coarelli 1993, p.407) | Visibile | Viaria | |
Area 3736 | 00186 |
Si tratta di una torre medioevale, di cui è visibile solamente la facciata NO, addossata ad un palazzo. La muratura è in tufelli di forma regolare, e presenta alcune buche pontaie. |
6 m ca (dim.lineari facciata NO) | Visibile | Difensiva | |
Area 3747 | 00186 |
L’area è relativa alla torre della Scimmia, probabilmente appartenuta in origine alla famiglia dei Frangipane, successivamente pervenne alla famiglia Scapucci. La costruzione della torre deve risalire al XIII secolo. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Difensiva | |
Area 4812 | 00186 |
Si tratta di un edificio di età medioevale, probabilmente riferibile ad un'abitazione privata. L'edificio, su quattro piani, presenta una cortina in laterizi e finestre con cornici in travertino. E' abitato e non sembra restaurato. |
20 x 20 m ca (dim.resti) | Visibile | Abitativa | |
Area 4829 | 00186 |
Si tratta di un grande arco laterizio, fiancheggiato da due semicolonne architravate di travertino con capitelli dorici (l'architrave è costituito con tegole ammorsate con blocchi di travertino). |
10 x 12 m ca (dim.arco) | Visibile | Non identificata | |
Area 4847 | 00186 |
Si tratta dei resti delle terme di Agrippa. E' visibile, integrato in un palazzo moderno, parte di un ambiente absidato di grandi dimensioni. Le terme di Agrippa, le più antiche di Roma, iniziate nel 25 a.C. e terminate dopo che nel 19 a.C. furono alimentate dall'Acqua Vergine. |
22 x 12 m ca (dim.area) | Visibile | Idrica | |
Area 4914 | 00186 |
Si tratta di undici colonne corinzie scanalate e del retrostante muro della cella pertinenti all'Hadrianeum, tempio del dio Adriano, voluto da Antonino Pio nel 145 d.C.. |
45 x 16 m ca (dim.resti) | Visibile | Culturale |