Area 403


Descrizione:

I monumenti segnalati dalla Carta dell'Agro riguardano il complesso di S.Agnese, le catacombe e i resti della basilica costantiniana. "Uno dei più notevoli complessi paleocristiani, quello legato al nome di S.Agnese (martirizzata forse sotto Diocleziano), sorge al III miglio della via Nomentana. Esso comprende, oltre alle gallerie del cimitero, i resti della basilica costantiniana, il mausoleo di Costantina e la basilica onoriana. La basilica costantiniana è stata identificata definitivamente dopo gli scavi del 1954-55 [...]. L'edificio è lungo 98 m e largo 40, costruito nella tipica opera listata di età costantiniana; il carme di dedica della chiesa ricordava come essa fosse stata costruita a spese di Costantina, la figlia maggiore di Costantino, in onore della martire Agnese. Come sempre in questi casi, la basilica non fu innalzata direttamente sul corpo della santa, ma accanto ad esso. Solo più tardi venne costruita una seconda basilica, l'attuale, che occupò la zona soprastante la cripta della martire: ciò avvenne all'epoca di papa Onorio I (625-638), quando la prima basilica era ormai in rovina [...].
Lungo il lato N della basilica costantiniana, costruita certamente durante il soggiorno romano di Costantina (tra il 337 e il 351) si appoggiò più tardi il mausoleo di Costantina (falsamente identificata con una santa: di qui il nome di S.Costanza assunto dall'edificio), un'ampia costruzione circolare (diametro 22.50 m) che si apre lungo il lato N della basilica con un atrio a forcipe [...]. La rotonda è costituita da due anelli concentrici, di cui l'esterno è una sorta di deambulatorio coperto con volta a botte, nel quale si aprono undici nicchie alternativamente semicircolari e rettangolari. La più importante, sull'asse dell'ingresso, conteneva il magnifico sarcofago di porfido di Costantina ora ai Musei Vaticani. I mosaici e le decorazioni con scene dionisiache sembrano costituire il motivo dominante di tutto il mausoleo.
La basilica onoriana di S.Agnese è l'unica in Roma dotata di un matroneo. Il mosaico - del VII secolo come l'edificio - rappresenta S.Agnese tra due pontefici. Accanto all'altare è uno splendido candelabro marmoreo, ora ai Musei Vaticani, opera neoattica del II secolo d.C.[...].
Dal nartece della basilica si scende alle catacombe" (Coarelli, 1993 pp.196-199).
Visibili

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I resti archeologici:

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Funzione:   Funeraria
Visibilità:   Riservata
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Area 1614a


Descrizione:

Si tratta di uno dei due sepolcri segnalati dalla Carta dell'Agro. Si è identificato, sebbene molto coperto dalla vegetazione, un colombario in laterizio a tre piani che non presenta interventi di restauro recenti e che si trova in cattive condizioni.
Visibili

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Funzione:   Funeraria
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Area 6261


Descrizione:

Nel 1971 tornarono alla luce resti di una catacomba di piccole dimensioni, probabilmente cristiana, e una tomba particolarmente danneggiata di cui erano conservati due loculi scavati nel tufo. Su un lato della trincea di scavo vi era un muretto in blocchetti di tufo con quattro ricorsi sporgenti di mattoni i quali avevano la funzione di mensole per sostenere uno strato di tegole posto a copertura di quattro loculi sovrapposti. Alcune tegole recavano bolli laterizi di età severiana: due in particolare hanno permesso di datare la tomba tra il 200 e il 210 d.C.
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Area 6260


Descrizione:

Si tratta della cosiddetta tomba della Medusa, scoperto nel 1839 insieme ad un'area sepolcrale posta ai lati della strada che usciva dalle mura Aureliane attraverso la cosiddetta Porta Clausa. "Il sepolcro, a pianta quasi quadrata (6 m ca di lato), è rivestito con blocchi di travertino con cornici decorative alla base e alla sommità. L'interno, coperto da una volta ribassata in laterizio, presenta quattro nicchie rettangolari (una occupata dall'ingresso). Il pavimento era in lastre giallo antico e palombino. Aòll'interno delle tre nicchie furono rinvenuti sarcofagi con coperchi datati alII secolo d.C., attualmente prtesso i Musei Vaticani, uno dei quali, decorato con teste di Gorgoni, ha dtato il nome al sepolcro. Intorno al sepolcro fu rinvenuto un sepolcro in opera mista e un pavimento in mosaico.
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Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Funeraria
Visibilità:   Non accessibile
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Area 6257


Descrizione:

"Nel 1994, una frana all'altezza del civico 135 della via Latina, mise in luce, a m 13 di profondità dal piano stradale, una serie di gallerie cimiteriali, databili al IV secolo d.C. e disposte su due piani, di cui l'inferiore costituito a luogo di sepoltura, originariamente rivestita in signino, forse una cisterna" (Calci 2000, p.364).
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I resti archeologici:

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Funeraria  Idrica
Visibilità:   Non accessibile
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Carma
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In collaborazione con
Mibac
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