Title CAP Fotografie Corpo Dimensioni Visibilitasort descending Funzione
Area 685 00173 Area 685: la chiesa

L'edificio anticamente comprendeva l'abitazione del curato, una cappella e un'osteria chiamata appunto Osteria del Curato, che ha dato il nome alla località. La costruzione appare oggi ristrutturata e anche leggermente rimodernata.
Visibili

25 x 14 m ca Visibile Culturale
Area 2279 00173 Area 2279: l'area prospiciente lo spartitraffico dove è localizzata la villa

Si tratta dei resti di una villa di età romana segnalati dalla Carta dell'Agro, di cui è stata individuata una parte delle strutture, nel corso dello scavo di una trincea, condotta dall'ENEL per l'adeguamento degli impianti della zona di Tor Vergata.

30 x 6 m ca (dim. trincea) Visibile Abitativa, Produttiva
Area 3841 00054 Area 3841: resti dell'edificio denominato 'la capitaneria'

Si tratta dei resti di un edificio in opera listata, denominato 'la capitaneria', riferibile al Porto di Claudio, più esattamente, al blocco di testata della banchina, dove si innestava il molo destro.

60 x 30 m ca (dim. resti) Visibile Non identificata
Area 204 00175

Il forte Casilino è uno dei tanti della cerchia difensiva di Roma, realizzata secondo un piano unitario subito dopo il 1870 ma attuata con gradualità.

40 x 20 m ca (dim.cinta muraria) Visibile Difensiva
Area 5017 00188 Area 5017: la torre di Procoio

Si tratta della torre medievale di Procoio, in discreto stato di conservazione.
Visibili

Dimensioni non rilevate Visibile Difensiva
Area 1986 00199 Area 1986: le scaglie di selce affioranti dal terreno, probabilmente da riferirsi ad un antico tracciato stradale

All'interno della villa affiorano scaglie di selce probabilmente riferibili ad un antico tracciato. I resti si trovano in un punto della villa dove, essendo fitta ed incolta la vegetazione, non è stato possibile trovare alcun punto di riferimento per una più precisa localizzazione.

30 m ca (lunghezza resti) Visibile Viaria
Area 3713 00132 Area 3713: i resti del ponte Emilio noto anche come ponte Rotto

Si tratta dei resti del pons Aemilius, noto anche come 'ponte Rotto'. Fu il primo ponte di pietra ad essere eretto a Roma. Marco Emilio Lepido e Marco Fulvio Nobiliore nel 181-179 a.C. innalzarono i pilastri del ponte per sostenere una copertura in legno. Questa fu sostituita nel 142 a.C.

Dimensioni non rilevate Visibile Viaria
Area 3889a 00054 Area 3889: il casale 'Villa Gentile'

La Carta dell'Agro segnala la presenza di un casale e di un'area di frammenti fittili (3889b). Il casale, attualmente visibile, è denominato "Villa Gentile", struttura moderna che incorpora i resti medioevali della Torre Vergata.

12 x 18 m ca (dim.casale) Visibile Difensiva
Area 5343 00134 Area 5343: i resti del tratto basolato

La Carta dell'Agro segnala la presenza di un tratto basolato. Il punto segnalato si trova però all'interno di un campo arato e coltivato a vite.

Dimensioni non rilevate Visibile Viaria
Area 5032 00148 Area 5032: la torre vista da via Portuense

Si tratta dei resti di una torre di cui resta visibile unicamente un lacerto murario, rinforzato da una sostruzione in cemento armato.
Visibili ma non accessibili

Dimensioni non rilevate Visibile Difensiva
Area 2628 00143 Area 2628: i resti deglia antichi depositi e magazzini relativi all'antico porto fluviale di Ostia

Si tratta di una struttura quadrangolare con muri in opera reticolata. Accanto alla struttura sono visibili tratti di preparazione stradale e basoli divelti; da notizie raccolte sul luogo sembra che la recinzione che protegge i resti sia stata collocata dalla Soprintendenza Archeologica di Roma.

80 x 100 m ca (dim.area) Visibile Non identificata
Area 1019 Area 1019: i ruderi delle due strutture posti ad angolo di 45°

All'altezza del km. 10,350 della via Nomentana, su una piccola altura a sud della strada, sono visibili resti di strutture di epoca medioevale con molta probabilità costruite su un precedente edificio di età romana, oggi note con il nome di Ruderi del Coazzo.

50 x 50 m ca (dim.resti) Visibile Non identificata
Area 3733 00186 Area 3733: la chiesa ed il campanile di S.Maria in Monticelli

Si tratta della chiesa di S.Maria in Monticelli, di antichissima origine (IV-VII), fu restaurata e consacrata da Pasquale II (1099-1118) e di nuovo nel 1143 da Innocenzo II.

32 x 20 m ca (dim.area) Visibile Culturale
Area 20 00147 Area 20: la scala di accesso alla cisterna

Si tratta di due edifici a pianta circolare, tangenti ma non comunicanti tra loro, individuati nel 1940 in occasione dei lavori di apertura della via Imperiale (attuale via C.Colombo).

25 x 30 m ca (dim. area) Visibile Idrica
Area 1029 00155 Area 1029: il complesso dell'antica vaccheria Nardi

L'area di casali, corrispondente all'antica vaccheria Nardi, è costituita da vari edifici: il fienile, il casale e la stalla per le mucche.

100 x 60 m ca (dim.area) 22 x 8 m ca (dim.fienile) 32 x 22 m ca (dim.casale) 44 x 14 m ca (dim.vaccheria) Visibile Non identificata, Abitativa, Produttiva
Area 4906h 00143

All'interno di Villa Celimontana il giardino presenta vario materiale archeologico sistemato come decorazione della villa stessa. Il casino si trova sull'orlo di un terrapieno ed è fondato su sostruzioni moderne. All'ingresso O della villa sono presenti due colonne con base di marmo (D e E).

Dimensioni non rilevate Visibile Non identificata
Area 4079 00131 Area 4079: la cisterna realizzata con scaglie di selce

Si tratta di una cisterna in discreto stato di conservazione, realizzata in conglomerato cementizio con scaglie di selce.
Visibili

4.55 x 6 m ca (dim.resti) Visibile Idrica
Area 5339 00040 Area 5339: i resti della torre

La Carta dell'Agro segnala la presenza della cosiddetta Torre Spaccata, solo parzialmente visibile da via della Solfarata. La struttura sembrerebbe, anche se da notevole distanza, in cattivo stato di conservazione, priva di copertura e con i lati N e S crollati.

Dimensioni non rilevate Visibile Difensiva
Area 3666 00143 Area 3666: il terreno dove la Carta dell'Agro segnala l'abitato arcaico

In quest'area è segnalata dalla Carta dell'Agro la presenza di un abitato arcaico. E' stato possibile notare una vastissima area di frammenti fittili visibile all'interno di un campo arato con scassi di profondità superiore ad un metro.

220 x 210 m ca (dim. area) Visibile Non identificata
Area 3742 00186 Area 3742: il portico medievale con architrave in marmo

Si tratta di un portico medioevale costituito da architrave in marmo decorato con palmette e protomi leonine, sostenuto da tre colonne di granito rosa, sormontate da capitelli ionici.
Visibili

6 m ca (dim.lineari resti) Visibile Non identificata
Area 618g 00164 Area 618: il fornice che costituisce l'ingresso al civico 239 di via Aurelia

L'acquedotto, costruito nel 109 a.C. per servire Trastevere, aveva le sorgenti vicino al lago di Bracciano: da qui giungeva al Gianicolo, dopo un percorso di m 32.500. L'acquedotto fu riutilizzato in parte per l'Acqua Paola fatta condurre a Roma da Papa Paolo V (1605-1621).

80 m ca (lunghezza resti) Visibile Idrica
Area 1427a 00174 Area 1427: il parco degli acquedotti

Il tratto basolato è completamente intatto ed è stato riportato alla luce solo da pochi giorni in occasione di alcuni lavori di pulizia effettuati nel parco.

1.8 m ca (larghezza resti) 38 m ca (lunghezza resti) Visibile Viaria
Area 820m 00181 Area 820: il tratto M dell'acquedotto visto da O

La Carta dell'Agro segnala in questo punto il percorso dell'Aqua Claudia, Anio Novus e acquedotto Felice ma in realtà si tratta del percorso dell'acqua Marcia, Tepula, Iulia e acquedotto Felice. L'acqua Marcia, condotta a Roma dal pretore Q.

1350 m ca (dim.resti lineari) Visibile Idrica
Area 4651 00143 Area 4651: il cantiere dove sono stati individuati i resti di muratura

Si tratta di resti di ua cisterna romana, con rivestimento in malta idraulica. Immediatamente ad E della cisterna sono visibili tre basoli probabilmente riferibili all'antico tracciato stradale della via Labicana.

40 x 20 m ca (dim.area) 3 x 5 m ca (dim.cisterna) Visibile Idrica, Non identificata
Area 251d 00172 Area 251: resti dell'acquedotto visti da via degli Olmi

Si tratta di una porzione dell'Aqua Alexandriana: l'acquedotto fu realizzato dall'imperatore Alessandro Severo intorno al 226 d.C.. L'acqua proviene da una località tre chilometri a N del paese di Colonna.

750 m ca (lunghezza lineare) Visibile Idrica

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