Titolo | CAP | Fotografie | Corpo | Dimensioni | Visibilita | Funzione |
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Area 1285a | 00143 |
Si tratta di un’area sulla quale, da quanto si desume anche dalla Carta dell’Agro, sono presenti una cisterna, alcuni cunicoli (area 1285b) e resti di muratura visibili dall'esterno della recinzione, da notevole distanza. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Non identificata | |
Area 3709b | 00143 |
Sono oggi visibili, appena affioranti dalle acque del Tevere, quelli che probabilmente sono i resti delle banchine in travertino del Porto di Ripa Grande. |
36 m ca (dim.lineari resti) | Visibile | Produttiva, Viaria | |
Area 5401 | 00185 |
Si tratta delle terme di Diocleziano iniziate da Diocleziano e Massimiano nel 298 d.C. ed inaugurate nel 306, dopo che entrambi gli imperatori avevano ormai abdicato. |
376 x 361 m ca (dim.area desunte dal Touring 1993, p.161) A) 4 x 10 m ca B) Dimensioni non rilevate C) Dimensioni non rilevate D) Dimensioni non rilevate E) Dimensioni non rilevate F) Dimensioni non rilevate G) Dimensioni non rilevate H) Dimensio | Visibile | Idrica | |
Area 1075 | 00155 |
I resti sono collocati sul lato settentrionale della via Prenestina, in corrispondenza del km. 9,470. |
8.5 x 8.5 m ca (dim.Tor Tre Teste) 8 x 11 m ca (dim.chiesetta attigua alla torre) | Visibile | Funeraria, Culturale | |
Area 755 | 00139 |
Si tratta del sepolcro degli Scipioni, "posto tra la via Appia e la via Latina, più vicino alla via Appia, poche centinaia di metri prima della Porta S. Sebastiano" (Touring 1993, p.484). |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Funeraria | |
Area 3747 | 00186 |
L’area è relativa alla torre della Scimmia, probabilmente appartenuta in origine alla famiglia dei Frangipane, successivamente pervenne alla famiglia Scapucci. La costruzione della torre deve risalire al XIII secolo. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Difensiva | |
Area 2381 | 00143 |
Si tratta di resti di strutture, ortogonali tra di loro, che affiorano lungo la strada sterrata con ogni probabilità da riferirsi al sepolcro segnalato dalla Carta dell'Agro. Intorno alle strutture in questione si notano frammenti di materiale edilizio e frammenti di basoli in selce. |
50 x 20 m ca (dim.area) | Visibile | Funeraria, Non identificata | |
Area 5030 | 00134 |
La Carta dell'Agro segnala la presenza dei resti della torre dei Radicelli, di cui resta ben visibile un lacerto murario, relativo al lato E, realizzato in travertino e blocchetti di tufo. I restanti lati della struttura sono quasi totalmente crollati. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Difensiva | |
Area 509 | 00177 |
Si tratta di un tratto emergente dell'acquedotto dell'Aqua Virgo; la struttura, in opera laterizia, presenta la parte inferiore originale (h 2.60 m ca) e la parte rimanente in opera di restauro. |
286 x 10 m ca (dim. resti) | Visibile | Idrica | |
Area 820d | 00174 |
Si tratta dei resti dell'Aqua Marcia, Tepula, Iulia e acquedotto Felice. L'acqua Marcia, condotta a Roma dal pretore Q. |
60 m ca (dim. resti) | Visibile | Idrica | |
Area 1371 | 00177 |
All'interno del parco archeologico labicano, in corso di realizzazione da circa due anni, sono visibili numerosi frammenti di materiale antico, sia nei giardini, sia lungo i sentieri del parco; si tratta di blocchi squadrati di travertino di varie dimensioni e privi di decorazione, di diversi fra |
200 (N-S) x 250 (E-O) m ca (dim. area) | Visibile | Non identificata | |
Area 397 | 00133 |
Si tratta di quattro basoli in selce posizionati in situ, di forma e dimensioni irregolari, disposti gli uni accanto agli altri a formare una porzione del tracciato antico il cui percorso originario non è più visibile poiché i basoli sono in parte coperti dall'asfalto del giardino del cortile; tu |
1.60 m ca (dim.lineari tratto basolato) | Visibile | Viaria | |
Area 5212 | 00134 |
La Carta dell'Agro segnala in questa zona la presenza dell'Ara delle Sette Miglia, un "sepolcro quadrangolare con sopraterra solo un breve corridoio con traccia della volta. Sotto il p.d.c. era la camera funeraria, quadrata, coperta da volta in calcestruzzo. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Funeraria | |
Area 4760 | 00131 |
Si tratta di un basolo non più in situ. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Non identificata | |
Area 3727 | 00153 |
Si tratta di una collina artificiale di forma quasi triangolare, formata dagli scarichi delle anfore provenienti dalla vicina zona portuale. |
La circonferenza dell'area Þ di 1Km ca (Coarelli 1993, p.404) | Visibile | Non classificata | |
Area 820q | 00182 |
La Carta dell'Agro segnala la presenza del tracciato dell'acquedotto Acqua Claudia, Anio Novus e Acquedotto Felice, in realtà si tratta di un errore e quest'area è interessata dai resti delle strutture dell'Aqua Marcia, Tepula, Iulia e acquedotto Felice, consistenti in strutture in cementizio con |
700 m ca (lunghezza resti) | Visibile | Idrica | |
Area 1428 | 00174 |
La Carta dell'Agro segnala la presenza di tracce di una villa romana che ancora sono rilevabili sul posto. Queste consistono in alcuni resti di strutture murarie in parte coperte da vegetazione. |
47 x 70 m ca (dim.area) | Visibile | Abitativa, Produttiva | |
Area 1903a | 00189 |
Si tratta dei resti di una cisterna a pianta quadrata (4 x 4 m ca) e parte dell'alzato (1.5 m ca). La cisterna è localizzata sulla sommità di una collina ed è costituita da un paramento in laterizio (parzialmente visibile) e da un conglomerato in cementizio (malta e blocchetti di tufo). |
4 x 4 m ca (dim resti) | Visibile | Idrica | |
Area 5407 | 00143 |
Si tratta dell'obelisco Lateranense, realizzato in granito rosso, il più antico ed il più alto degli obelischi presenti a Roma. Fu innalzato in Egitto, dai faraoni Thutmosi III e Thutmosi IV nel XV secolo a.C., davanti al tempio di Ammon a Tebe. |
31 m ca (dim.lineari resti) | Visibile | ||
Area 4804 | 00186 |
Si tratta di tre colonne in granito comprensive di base e di capitello ionico in marmo. Le colonne si trovano lungo il lato NE di via dei Giubbonari e sono visibili lungo il muro interno di un negozio di abbigliamento che si affaccia sulla via. |
7 x 0,5 m ca | Visibile | Non identificata | |
Area 5403 | 00187 |
Si tratta di una copia romana di un obelisco egiziano (dedicato da Adriano al favorito Antinoo), di piccole dimensioni, rinvenuto presso la basilica di Santa Croce in Gerusalemme nel secolo XVI ed eretto nella attuale collocazione da Giuseppe Marini per volere di Pio VII. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | ||
Area 4072b | 00131 |
Si tratta di un'area di concentrazione di materiale archeologico composto per lo più da materiali da costruzione (frammenti di laterizi, di tegole, di scaglie di tufo). |
250 mq ca (dim.area) | Visibile | Non identificata | |
Area 5904 | 00184 |
Si tratta di resti di strutture murarie pertinenti alle abitazioni del summum choregium. Si notano tre diversi mosaici probabilmente relativi al ludus magnus, riutilizzati a decorazione di una parete di una sala riunioni dell'esattoria. |
2 x 1 m ca (dim.resti mosaici) 2.50 x 0.60 x 1.5 m ca 2 x 3 m ca (pavimento musivo) | Visibile | Non identificata | |
Area 4815 | 00186 |
Si tratta di una colonna in granito con capitello in marmo bianco, utilizzata probabilmente come paracarri angolare. |
Visibile | Non identificata | ||
Area 5416 | 00185 |
Si tratta di un obelisco egiziano dell'epoca di Ramsete II (XIII a.C.). E' l'ultimo obelisco egiziano rinvenuto a Roma. Il reimpiego nell'attuale collocazione risale all'età umbertina. |
6.5 m ca (altezza obelisco) | Visibile |