Descrizione:
Si tratta del tempio della Dea Dia, noto anche come tempio dei fratres Arvales, situato fra il V e il VI miglio della via Campana, al limite del territorio romano primitivo, l'ager Romanus antiquus.
Attualmente, i resti sono visibili all'interno di un seminterrato adibito a cantina di un ristorante e consistono in alcune strutture murarie, pilastri in opera laterizia, e volte, inglobati nelle murature stesse del seminterrato.
Il tempio, originariamente a pianta circolare, costituiva l'edificio di culto del vasto santuario della Dea Dia, di cui facevano parte anche il Caesareum, il Tetrastylum, il circo e le terme (cfr. area 2038), noti da rinvenimenti epigrafici e identificati grazie agli scavi effettuati, a partire da 1975, dalla Scuola Archeologica Francese.
Si è potuto così stabilire che il complesso, risalente all'età repubblicana, fu integralmente ricostruito sotto Alessandro Severo, che unificò i vari edifici entro un grande portico, chiuso a N dal tempio e a S dal Tetrastylum. Il santuario, già in stato di abbandono nel IV secolo d.C., venne probabilmente distrutto nel V secolo.
Visibili
Dimensioni: 10 x 12 m ca (dim. area)
Localizzazione
I resti archeologici:
La Carta dell'Agro localizza i resti in maniera errata posizionandoli al di sotto dell'edificio contrassegnato sulla carta con il numero di area 2041. In realtà essi risultano localizzati più ad E, all'interno dell'area contrassegnata con il n.2040. Sulla planimetria riportata dal Broise, dove la localizzazione dei resti antichi è fatta sulla base della carta catastale, tale errore risulta evidente. E' possibile ipotizzare che i resti segnalati dalla Carta dell'Agro non debbano riferirsi al tempio ma al circo, un altro edificio pertinente al santuario della Dea Dia. Per l'accesso al tempio bisogna rivolgersi al ristoratore. Notizie raccolte sul luogo parlano di un vincolo archeologico, non segnalato dalla Carta dell'Agro, cui sarebbe sottoposta l'intera zona, anche oltre la linea ferroviaria.
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Culturale
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
"Carta dell'Agro" (1988), 1990 F 23 n.218: Tempio della dea Dia.
H.Broise-J.Scheid, Le balneum des Fréres Arvales. Recherches archèologiques à la Magliana, Roma 1987.
F.Coarelli, Dintorni di Roma, Roma-Bari 1993, pp.211-213.
Guida d'Italia, Touring Club Italiano, Roma 1993, p. 821.
Fotografie:
Fotografie attuali
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