Title CAP Fotografie Corpo Dimensioni Visibilitasort descending Funzione
Area 3862 00118 Area 3862: il sepolcro visto da via di Gregna Sant'Andrea

Si tratta di un sepolcro di età romana, a pianta quadrangolare, realizzato in opera listata; l'edificio privo di copertura, presenta il paramento in buona parte crollato.

Dimensioni non rilevate Visibile Funeraria
Area 1206 00155 Quarto dell'Omo, torre medievale sulla confluenza dei fossi di Tor Tre Teste e di Tor Bella Monaca: vista da SO (Quilici 1974, p. 514, f.643)

"Sulla destra del fosso di Tor Tre Teste sorge la rovina di una torre medioevale di tufelli, un tempo posta proprio sull'estrema propaggine della collina compresa tra il fosso ricordato e quello di Tor Bella Monaca.

Dimensioni non rilevate Visibile Difensiva
Area 1028 00156 Area 1028: i resti di muratura occultati dalla vegetazione

Si tratta di una porzione di muratura di cui resta visibile unicamente un tratto di conglomerato in scaglie di selce e malta grigia.
Visibili

1 m ca (dim.lineari resti) Visibile Non identificata
Area 4690 00133 Area 4690: i resti della torre Brunori all'interno di un'area condominiale

La Carta dell'Agro segnala in quest'area i resti della cosidetta torre Brunori: oggi quel che rimane della torre si trova in un giardino condominiale all'interno di una recinzione in cattivo stato di manutenzione.

50 x 25 m ca Visibile Difensiva
Area 4658 00133 Area 4658: il terreno, occupato da filari di vigna, in cui insistono i frammenti fittili

Si tratta di un'area di frammenti fittili composta soprattutto da ceramica, laterizi e intonaco.

70 x 70 m ca (dim.area) Visibile Non identificata
Area 4335 00143

Si tratta di materiale archeologico sporadico misto a materiale edilizio moderno.
Visibili

Dimensioni non rilevate Visibile Non identificata
Area 3737 00186 Area 3737: una porzione di muratura medievale al di sotto dell'intonaco del palazzo

L’area è relativa ad un risparmio di muratura medioevale, visibile al di sotto dell’intonaco (parzialmente crollato) di un palazzo. All’altezza del primo piano dell’edificio è conservata la muratura in tufelli di forma regolare.
Tipologia dell’edificio
Non identificabile

7 x 8 m ca Visibile Non identificata
Area 1285a 00143

Si tratta di un’area sulla quale, da quanto si desume anche dalla Carta dell’Agro, sono presenti una cisterna, alcuni cunicoli (area 1285b) e resti di muratura visibili dall'esterno della recinzione, da notevole distanza.
Visibili ma non accessibili

Dimensioni non rilevate Visibile Non identificata
Area 4964 00182 Area 4048: il gruppo di ambienti (E) lungo il tracciato antico della via Tiburtina

Si tratta dei resti di strutture murarie, vicine alle mura Aureliane. La struttura A è realizzata in opera reticolata e vittata; la struttura B, di cui resta solo il conglomerato interno, è adibita dal Comune di Roma a rifugio per gatti randagi; la struttura C è unita alle mura Aureliane.

2 x 1 m ca (struttura A) 1 x 1.50 m ca (struttura B) 0.50 x 1 m ca (strauttura C) Visibile Non identificata
Area 5224 00143 Area 5224: la tagliata stradale antica riutilizzata nella nuova viabilità di via Casale S.Nicola

Si tratta di una tagliata stradale ricavata nel banco naturale di tufo. La tagliata è ancora utilizzata dal moderno tracciato di via Casale S.Nicola.
Visibili

150 m ca Visibile Viaria
Area 1043 00188 Area 1043: il campo disseminato di frammenti fittili

Si tratta di un'area di frammenti di selce e di materiale edilizio.
Visibili

30 x 30 m ca (dim.area frammenti) Visibile Non identificata
Area 4669 00133 Area 4669: il terreno dove insitono i frammenti fittili

Si tratta di un'area di frammenti fittili, composta principalmente da ceramica comune e laterizi, localizzata nei pressi di un casale moderno in completo stato di abbandono.
Visibili

30 x 20 m ca (dim.area) Visibile Non identificata
Area 4357 00143 Area 4357: Castel di Leva all'interno della zona destinata al santuario del Divino Amore

La Carta dell'Agro segnala la presenza di Castel di Leva, ben visibile dall'esterno della recinzione che lo circonda. Dal parcheggio ad O della chiesa del Divino Amore è visibile, all'interno di uno spazio recintato, un probabile muro di terrazzamento con fregio in bassorilievo.

Dimensioni non rilevate Visibile Non identificata, Abitativa, Difensiva
Area 3748 00186 Area 3748: il campanile di età medievale con cortina originale

Si tratta della chiesa della Madonna del Divino Amore. Il campanile, di età medioevale, conserva la muratura originale in cortina laterizia. Sulla parete O, a livello del pianterreno, è visibile un arco con ghiera laterizia, in parte tagliato da una porta moderna.

12 x 15 m ca Visibile Culturale
Area 1340b 00189 Area 1340: il sepolcro B visibile dall'esterno della recinzione

Si tratta di un'area di notevoli dimensioni, caratterizzata dalla presenza di tre sepolcri e di parte del tracciato antico della via Flaminia (1340d). Il complesso di monumenti, noto con il nome di 'mausolei di Grottarossa', è databile tra la fine della repubblica e l'inizio dell'impero.

300 x 100 m ca (dim. area) Visibile Funeraria
Area 5002 00189 Area 5002: ciò che resta visibile del sepolcro

Si tratta di un sepolcro a pianta quadrata, a ridosso del tracciato moderno di via della Giustiniana, all'altezza di via Barduzzi. Il sepolcro è completamente ricoperto da vegetazione, ma in alcuni punti è visibile una muratura in conglomerato cementizio (malta e scaglie di selce).

7 x 7 m ca (dim.resti) Visibile Funeraria
Area 5611 00143 Area 5611: i resti di muratura di età romana in opera listata

"La chiesa di S.Balbina riutilizza un'ampia aula basilicale in opera listata databile nella seconda metà del IV secolo. E' lunga m 24,18, larga 14,67 e presenta due serie di sei nicchie alternatamente semicircolari o rettangolari sui due lati" (Coarelli 1999, p.371).

Dimensioni non rilevate Visibile Abitativa, Culturale
Area 4718 00128 Area 4718: l'ingresso della grotta visibile dall'esterno della recinzione

Si tratta di una grotta, visibile dall'esterno dell'area, a cui non è stato possibile accedere.
Visibili ma non accessibili

Dimensioni non rilevate Visibile Viaria
Area 5024 00133 Area 5024: il tratto della via Gabina ad E di via Castano

Si tratta dei resti di un tratto basolato pertinente probabilmente all'antica via Gabina. La strada, risparmiata dall'urbanizzazione di via Mitelli, si trova ad una quota inferiore rispetto all'attuale piano stradale.

90 x 2.60 m ca (dim.tratto E) 179 x 2.60 m ca (dim.tratto O) Visibile Viaria
Area 251c 00177 Area 251: particolare dei resti

Si tratta di una porzione dell'Aqua Alexandriana: l'acquedotto fu realizzato dall'imperatore Alessandro Severo intorno al 226 d.C.. L'acqua proviene da una località tre chilometri a N del paese di Colonna.

200 x 20 m ca (dim. area) Visibile Idrica
Area 4617 00143 Area 4617: l'edificio romano ed il casale

La Carta dell'Agro segnala la presenza di tracce di una villa di età romana. Durante la ricognizione si è potuto individuare un ambiente voltato in opera laterizia parzialmente interrato.

Dimensioni non rilevate Visibile Abitativa, Produttiva
Area 5204 00123 Area 5204: la sezione dell'acquedotto Traiano-Paolo denominata 'gli Arcacci'

Si tratta di una sezione dell'acquedotto Traiano-Paolo denominata 'gli Arcacci' nel punto in cui l'acquedotto supera il fosso della Breccia. L'acquedotto, costruito nel 109 a.C.

160 m ca (dim.lineari) Visibile Idrica
Area 156an 00143 Area 156: il tratto An delle mura Aureliane

Si tratta dei resti delle mura Aureliane, compresi tra il lato S dei Castra Praetoria e l'antica via Praenestina, e rilevati per un totale di 1355 metri.

Dimensioni non rilevate Visibile Abitativa, Difensiva
Area 3967 00153 Area 3967: la basilica di Santa Sabina

La basilica di S.Sabina sorse per opera di Pietro d’Illiria sotto il pontificato di Celestino I, intorno al 425. Sotto la prima metà della basilica vi è una domus del III-IV secolo con atrio interno il cui colonnato è incluso a NO nei muri della chiesa.

56 x 25 m ca (dim.basilica di S.Sabina desunta dalle Guide rionali 1985, p.72). Visibile Culturale
Area 251k 00169 Area 251: panoramica dei resti

L'acquedotto Alessandrino fu realizzato dall'imperatore Alessandro Severo intorno al 226 d.C.. L'acqua proviene da una località tre chilometri a N del paese di Colonna.

Dimensioni non rilevate Visibile Idrica

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