Descrizione:
Si riconosce una struttura muraria a pianta quadrata, realizzata in blocchetti molto irregolari di tufo e scaglie di selce tagliate in maniera disomogenea. Il paramento è legato da conglomerato cementizio, che in molte porzioni della muratura risulta esposto a seguito del crollo del paramento. La struttura è fortemente lesionata, sono visibili crepe ed incrinature, in particolar modo localizzate sul lato O e sull'attacco di questo con le altre strutture. A porre parziale ed estemporaneo rimedio alla situazione di crisi sono state poste alcune impalcature di sostegno, in tubi innocenti. Non è possibile fornire elementi descrittivi più dettagliati sulle murature perché l'area è recintata con un'alta rete metallica e coperta da vegetazione che non permette di analizzare i resti da vicino. Ulteriori notizie sulla struttura vengono fornite da Quilici che identifica "un rudere quadrangolare in calcestruzzo di selce, il quale interessava una villa le cui tracce furono notate ancora dal Lanciani a sinistra della Labicana. La bocca di un pozzo, probabilmente di cisterna, fu notata dall'Ashby e dal Lugli nello stesso sito, a destra della via. All'archivio della Soprintendenza delle Antichità di Roma si conserva una fotografia di sospensure pavimentali, in piastrelle laterizie, eseguita in un tempo indeterminato in questa località" (Quilici 1974, pp-753-754). L'interpretazione fornita dal Quilici discorda con i dati della Carta dell'Agro che, in questo punto, localizza un "Mausoleo e resti di muratura" e non le tracce di una villa.
Visibili
Dimensioni: 8 x 8 m ca (mausoleo) 10 x 12 m ca (area circostante recintata)
Localizzazione
I resti archeologici:
I resti antichi sono collocati immediatamente a S della sede stradale di via Casilina, che in questo punto è stata deviata per evitare che obliterasse la struttura. La strada moderna risparmia, all'incrocio con via Namusa e piazza Sor Capanna, una lunga porzione di terreno (550 x 50 metri) lasciata incolta ed utilizzata come parcheggio abusivo dai residenti. Il terreno, nell'area dove insiste la struttura, è coperto da erba e vegetazione spontanea non curata né tagliata. Non esistono cartelli informativi sui resti né tantomeno è previsto un giardino attrezzato nell'area, che, di conseguenza, non sembra frequentata. All'interno della recinzione che circonda la struttura si trovano rifiuti e spazzatura.
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Non identificata
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
"Carta dell'Agro" (1988), 1990 F 25 n.70: Mausoleo e resti di muratura.
L. Quilici, Collatia, Roma 1974, pp.753-754.
Th. Ashby, The Classical topography of the Roman Campagna, I, 1902.
Th. Ashby, G. Lugli, La villa dei Flavi Cristiani "Ad Duas Lauros" ed il suburbio imperiale ad Oriente di Roma, MemPontAcc II, 1928.
R. Lanciani, Appunti manoscritti su Tavolette IGM della Campagna Romana, conservati all'IASA, Roma XI.
P. Rosa, Carta topografica del Lazio, Roma 1850-1870.
Fotografie:
Fotografie attuali
Fotografie aeree
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