La Carta dell’Agro segnala la presenza di resti di una villa di età romana, presenti all'interno di un'area condominiale; si riconosce un'area basolata ed alcuni ambienti. Le creste delle strutture murarie sono interessate da restauri a bauletto.
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Area 1768
Descrizione:
Si tratta di un'area segnalata dalla Carta dell'Agro per la presenza di una torre medievale del XII sec., denominata "Santa Maria", la cui struttura in calcestruzzo di selce misto a frammenti di marmo e laterizi, è parzialmente visibile sulla sommità di una collina. Della torre (A) si conservano il lato SO, NO e NE. Sul lato SO sono presenti fori di travature, e una porta sopraelevata, larga 50 cm ca e coperta da un blocco di marmo bianco. Sul lato NE si apre una nicchia, coperta da un archetto in laterizio ed occupata da una statua della Vergine Maria. Oltre alla torre sono presenti, a circa 35 m da essa, resti di strutture romane; si tratta di due lacerti murari (B e C) distanti tra loro 6 m, in calcestruzzo con paramento in blocchetti parallelepipedi di tufo, allettati in malta di colore grigio chiaro. Circa 10 m a N delle strutture suddette, lungo il declivio della collina, è presente una struttura muraria (D) in calcestruzzo di selce appartenente probabilmente ad una cisterna. Si tratta dei resti di una grande villa suburbana, scavata dalla S.A.R. nel 1983, in seguito ad un intervento del Comune per l'impianto della rete fognaria. La prima campagna di scavo (con carattere di urgenza), interrotta dopo un mese, è stata ripresa nel corso del 1986 e ha evidenziato la parte residenziale e rustica della villa, che è stata datata tra la tarda età repubblicana e la tarda età imperiale, con successivi interventi di spoliazione in età medievale. Della villa sono state individuate tre fasi, una prima caratterizzata da murature in blocchi squadrati di tufo, presenti nella zona centrale della villa, una seconda fase, di poco successiva e considerata la fase di maggiore espansione del complesso, con strutture in opera reticolata che si articolano intorno ad un atrio con mosaico a tessere bianche e nere con motivi geometrici. Alla seconda fase appartengono anche vasche comunicanti, sicuramente funzionali agli impianti di lavorazione e produzione. La terza fase è caratterizzata da tamponature e ampliamenti con murature in blocchetti rettangolari di tufo. Tra i reperti rinvenuti durante lo scavo è da notare un grande sarcofago in marmo con scene di caccia, datato tra il 310 ed il 330 d.C..
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Non identificata Difensiva Visibilità:
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Area 1381
Descrizione:
A seguito di un sondaggio di scavo in vista di una futura edificazione, interrotto per motivi sconosciuti, sono emersi nelle sezioni N, S ed O resti di strutture murarie; si è individuato lungo la parete settentrionale un muro alto 1 m ca, di cui è ben visibile il conglomerato interno, composto da tufi gialli e rossi di forma irregolare disposti in una malta grigiastra. Un foro quadrato è ben visibile nella parte più bassa della struttura, realizzato per l'alloggiamento di pali. Questa struttura prosegue lungo il limite O con un paramento in opera laterizia. Muri della stessa fattura, ma di minor altezza, si distinguono nella parete S. Non si può conoscere la loro estensione in piano e anche la loro funzione è incerta: potrebbero essere relativi ad un unico edificio distrutto in parte da lavori di costruzione, in parte da scavi precedenti.
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Area 1316
Descrizione:
La Carta dell'Agro indica in questo punto resti di muratura, ma in realtà si tratta di cunicoli e grotte.Si tratta di brevi tratti di cunicoli e grotte formatisi durante l'attività estrattiva di tufo che in questa zona è stata molto intensa dall'età romana (la zona è nota con il nome di Saxa Rubra) fino al 1800. Ogni cunicolo (ne sono visibili cinque) ha un ingresso di dimensioni che variano tra i 2 x 2 m ca e 1 x 1 m ca. ed una profondità tra i 5 e i 10 m ca. Alcuni cunicoli, i cui accessi si trovano lungo il fronte della rupe, sbucano nella sommità di questa, mediante corridoi scavati nel banco di tufo.
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Area 1000
Descrizione:
Si tratta di resti di muratura in blocchi di tufo affioranti appena dal terreno, visibili per una lunghezza di 4.60 m ca e con un orientamento NNO-SSE. Notizie raccolte sul posto riferiscono le strutture murarie che interessano tutta la collina ad una villa romana, rinvenuta durante la costruzione dei palazzi e risparmiata al di sotto della collina.
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