A seguito di un sondaggio di scavo in vista di una futura edificazione, interrotto per motivi sconosciuti, sono emersi nelle sezioni N, S ed O resti di strutture murarie; si è individuato lungo la parete settentrionale un muro alto 1 m ca, di cui è ben visibile il conglomerato interno, composto

Si tratta di Palazzo Millini, edificato sotto il pontificato di Sisto IV da Pietro Millini, il quale restaurò l'antica torre gentilizia. L'edificio ha una posizione ad angolo retto, tipica dei palazzi includenti una torre più antica.

Si tratta di un'area di frammenti di selce e di materiale edilizio.
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La segnalazione fornita dalla Soprintendenza Archeologica sembra riguardare la testa di una statua femminile, ben conservata, affiancata da due teste poco conservate, tutte inglobate nella parte alta di un portale, posto all'ingresso dell'ambasciata del Senegal, completamente inaccessibile.

Si tratta di un tratto basolato quasi del tutto smantellato. Sono visibili solo pochi basoli in situ dal lato E di via Sacrofanese (in direzione Roma) e molti basoli divelti sparsi in tutto il terreno ricognito.
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Si tratta dei resti di una torre medioevale fortificata, denominata Tor Sapienza.

Si tratta dei resti di una struttura dalla funzione non identificabile, presumibilmente a pianta rettangolare e costituita da due murature; una maggiore di 8.15 m ca, orientata in direzione N-S, ed una minore orientata verso O lunga 2.10 m ca.

Si tratta di tre strutture, di cui una (quella posta più ad E) sicuramente riferibile ad un sepolcro; circa le restanti strutture, a causa del cattivo stato di conservazione, non è possibile fornire ulteriori dettagli.

Si tratta di una porzione delle mura Aureliane. L'imperatore Aureliano nel 271 avviò la costruzione delle mura che, al momento della sua morte, dovevano essere quasi completate anche se furono condotte a termine da Probo.

Dell'area di frammenti fittili segnalata dalla Carta dell'Agro, è stato possibile verificare solo la parte meridionale in cui si sono individuati alcuni materiali da costruzione come schegge di basoli e laterizi.
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Di fronte alla chiesa di S.Maria sopra Minerva si trova L'Elefante che sostiene un obelisco detto 'il Pulcino della Minerva'. L'elefante è stato ideato nella bottega del Bernini, per sostenere un piccolo obelisco egizio del VI secolo a.C.

Si tratta di materiale archeologico erratico: colonna con capitello corinzio, frammento di capitello corinzio e di un sarcofago sormontato da una testa di statua femminile la cui bocca era un tempo allestita come fuoriuscita del getto d'acqua di una fontana.
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