Titolo | CAP | Fotografie | Corpo | Dimensioni | Visibilita | Funzione |
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Area 3750 | 00186 |
Si tratta dell'Ara pacis Augustae; la costruzione del monumento fu decretata nel 13 a.C. dal senato romano, ma l'ara fu inaugurata nell'anno 9 a.C. L'ara pacis è costituita dall'altare vero e proprio e da un recinto decorato da rilievi figurati e ornamentali. |
11.65 x 10.625 m (dim. desunte da Coarelli 1993, p. 342) | Visibile | Culturale | |
Area 2401 | 00139 |
E' visibile una cavità ricavata nel banco di tufo, probabilmente da connettersi con la tomba segnalata dalla Carta dell'Agro. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Non identificata | |
Area 821z | 00178 |
Si tratta di due acquedotti (Anio Novus e Aqua Claudia) costruiti da Caligola nel 38 e terminati da Claudio nel 52 d.C.. |
1.4 km ca (dim. lineari complessive) | Visibile | Idrica | |
Area 4902 | 00184 |
Si tratta di un sarcofago di marmo bianco (2 x 0.50 x 0.60 m ca) di epoca romana utilizzato come vasca in una fontana monumentale, fatta costruire da Pio IX, che sorge su di un podio di quattro bassi gradini presso la sede AMA di zona 1 ASZ. |
4.70 x 2.30 m (dim.area) | Visibile | Non identificata | |
Area 5608 | 00153 |
Si tratta di alcune porzioni di strutture murarie in opera laterizia e in blocchetti di tufo, in pessimo stato di conservazione. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Non identificata | |
Area 3723 | 00143 |
L’area è relativa alla casa-torre detta comunemente dei Grassi o Perticappa. Attualmente la torre conserva una cortina medioevale in mattoni, nonostante i numerosi interventi successivi. |
6 x 9 m ca | Visibile | Non identificata, Abitativa, Difensiva | |
Area 2420 | 00188 |
Si tratta di una tomba visibile lungo la via Flaminia, coperta da volta a botte in legno per evitare che la sua esposizione agli agenti atmosferici la danneggi ulteriormente. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Funeraria | |
Area 509 | 00177 |
Si tratta di un tratto emergente dell'acquedotto dell'Aqua Virgo; la struttura, in opera laterizia, presenta la parte inferiore originale (h 2.60 m ca) e la parte rimanente in opera di restauro. |
286 x 10 m ca (dim. resti) | Visibile | Idrica | |
Area 4920 | 00187 |
Si tratta di dodici colonne ioniche scanalate in marmo di Luni, trovate a Veio tra il 1812 e il 1817, undici delle quali conservano il proprio capitello. Insieme a quattro colonne provenienti dalla Basilica di S.Paolo, decorano la facciata di Palazzo Wedekind nella progettazione del 1838. |
50 x 10 m ca (dim.resti) | Visibile | Non identificata | |
Area 6 | 00143 |
La recinzione metallica che circonda l'area non permette una corretta analisi delle strutture, che sono state descritte guardandole da 60 m ca di distanza. |
210 x 110 m ca (dim.area vincolata desunte dalla Carta dell'Agro) | Visibile | Viaria, Non identificata | |
Area 2430 | 00188 |
Si tratta di resti di muratura visibili lungo il lato NE di largo Nimis, affioranti da una collina sbancata la cui altezza, rispetto al piano stradale, è di 3 m ca. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Non identificata | |
Area 3727 | 00153 |
Si tratta di una collina artificiale di forma quasi triangolare, formata dagli scarichi delle anfore provenienti dalla vicina zona portuale. |
La circonferenza dell'area Þ di 1Km ca (Coarelli 1993, p.404) | Visibile | Non classificata | |
Area 4968 | 00182 |
Si tratta di resti di strada basolata, riferibile alla via Labicana, passante al di sotto del fornice S di Porta Maggiore. |
20 x 2 m ca (dim.resti) | Visibile | Viaria | |
Area 502 | 00143 |
Nell'area in questione si riconosce un breve tratto dell'antico tracciato stradale basolato della via Latina, che, in questo punto, corre parallelo al limite estremo del Parco della Caffarella. I resti del tratto stradale risultano conservati in lunghezza per circa 20 metri. |
60 x 36 m ca (dim.area) | Visibile | Viaria | |
Area 4103 | 00054 |
La necropoli di Porto è composta di circa 150 sepolcri. L'area archeologica attuale ne include 100, cioè il nucleo meridionale, mentre gli altri sono stati ricoperti. |
210 x 80 m ca (dim. area) | Visibile | Funeraria | |
Area 112 | 00196 |
Si tratta di villa Poniatowsky, costruita nella seconda metà del 1500 per il cardinale Pier Donato Cesi e in seguito (1800) acquistata dal principe Poniatowsky da cui prende il nome. |
5000 mq ca (dim. resti) | Visibile | Non identificata, Abitativa | |
Area 5007 | 00188 |
Lungo il lato E di via Flaminia è visibile, integrato in un edificio moderno, il cosiddetto "arco di Malborghetto". Il toponimo deriva da un villaggio sorto intorno alla chiesetta di S.Nicola, che divenne un luogo malfamato, rifugio di briganti. |
14.86 x 11.87 m ca (dim.resti desunte da Coarelli 1981, p.204) | Visibile | Non identificata | |
Area 5646 | 00161 |
Si tratta dell'antica caserma dei pretoriani (Castra pretoria) fatta costruire da Tiberio tra il 21 ed il 23 d.C.. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Difensiva | |
Area 1012 | 00143 |
Si tratta probabilmente della parte residenziale di una villa romana, in cui sono chiaramente visibili vari ambienti, con murature in opera laterizia ed in opera reticolata. Nella parte posta più a N è stato individuato un ambiente con pavimento in bipedali. |
80 x 30 m ca (dim.resti) | Visibile | Abitativa, Produttiva | |
Area 4113 | 00185 |
Si tratta della chiesa di Sant’Eusebio, uno dei più antichi tituli di Roma, forse del IV secolo d.C.. Secondo la tradizione sorge, infatti, sulla casa del prete Eusebio, giustiziato sotto l’imperatore Costanzo II (361 d.C.). Fu poi convertita in titolo ecclesiastico e consacrata da papa Liberio. |
50 x 15 m ca (dim.resti) | Visibile | Culturale | |
Area 4721 | 00128 |
All'interno della Riserva Naturale di Decima Malafede, su di una collinetta, è situato il Casale di Perna, costituito da tre corpi di fabbrica indipendenti: uno di essi, su di un solo piano, non è ristrutturato; i restanti, uno su di un solo piano, l'altro su due piani, sono ristrutturati e sede |
10000 mq ca (dim.area) | Visibile | Non identificata | |
Area 1243 | 00138 |
Si tratta di alcune cavità scavate nella parete tufacea in prossimità della stazione ferroviaria; le cavità sono tutte comprese in piccoli orti privati ed alcune di esse sono riutilizzate come magazzini. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Non identificata | |
Area 5030 | 00134 |
La Carta dell'Agro segnala la presenza dei resti della torre dei Radicelli, di cui resta ben visibile un lacerto murario, relativo al lato E, realizzato in travertino e blocchetti di tufo. I restanti lati della struttura sono quasi totalmente crollati. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Difensiva | |
Area 5668 | 00186 |
Si tratta di tre colonne con capitello ionico che sorreggono un architrave modanato decorato con teste leonine. |
Dimensioni non rilevate | Visibile | Non identificata | |
Area 1967 | 00143 |
Si tratta di resti di muratura formati da scaglie di selce misti a malta legante, quasi del tutto occultati dalla vegetazione e parzialmente interrati. La disposizione delle strutture sembra seguire assi ortogonali. |
15.80 x 9.70 m ca (dim. resti) | Visibile | Idrica |