Descrizione:
La costruzione delle più antiche mura urbane è tradizionalmente attribuita al re di Roma Servio Tullio (metà del VI sec.a.C.); la lunghezza di queste mura era di quasi 11 Km: entro di esse era inclusa una superficie di circa 426 ettari. La cinta muraria in opus quadratum di tufo di Grotta Oscura fu costruita di sicuro dopo l'invasione gallica (390 a.C.) e restaurata dopo la seconda guerra punica (212 a.C.). Ulteriori restauri si ebbero nel corso della guerra civile tra Mario e Silla e infine sotto Augusto che rifece le porte. Le mura Serviane vennero successivamente demolite o inglobate in costruzioni di età imperiale, avendo perso la loro funzione difensiva. Il tratto in questione comprende tre filari di blocchi di tufo di Grotta Oscura (il terzo, seminterrato, si intravede appena) con orientamento E-O. E' probabile che appartengano a un fianco della Porta Sanqualis, relativa alle mura Serviane. "Al centro della piazza in una aiuola, sono cinque filari di blocchi di tufo di grotta oscura, appartenenti alle mura Serviane: essi potrebbero collegarsi ad una porta, la porta Sanqualis, che prendeva il nome, come l'adiacente collina, dal santuario di Semo Sancus Dius Fidius" (Coarelli 1981, p.242). L'andamento del muro è NE/SO.
Visibili
Dimensioni: 1 x 8.50 m ca (dim.resti)
Localizzazione
I resti archeologici:
L'area è completamente accessibile.
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Difensiva
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
Guide rionali di Roma-Rione I-Monti, parte IV, Roma 1982, p.46.
F.Coarelli, Roma, Roma-Bari 1994, pp.21, 244.
A.Ravaglioli, Le mura di Roma, Roma 1996, p.10.
Fotografie:
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