Descrizione:
Si tratta di un grande arco laterizio, fiancheggiato da due semicolonne architravate di travertino con capitelli dorici (l'architrave è costituito con tegole ammorsate con blocchi di travertino). L'arco, secondo le guide rionali, faceva parte di un portico a due navate noto fin dal rinascimento e riprodotto in disegni di Giuliano da Sangallo e di Baldassarre Peruzzi e in una incisione di Alò Giovannoli. Era stato identificato con la Crypta Balbi, ma, la successiva identificazione dell'edificio nella zona di S.Caterina dei Funari ha riaperto la questione, che rimane ancora insoluta.
Visibili
Dimensioni: 10 x 12 m ca (dim.arco)
Localizzazione
I resti archeologici:
L'area si affaccia lungo via di S.Maria de' Calderari. I resti sono visibili dalla sede stradale, integrati in un edificio moderno. La porzione superiore dell'architrave è riutilizzata come solaio per un balcone dell'edificio moderno. La struttura è in mediocre stato di conservazione e si notano alcuni sostegni in ferro sulla porzione superiore dell'arco.
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Non identificata
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
Guide rionali di Roma-Rione XII-Regola, parte I, Roma 1980, p.54.
Fotografie:
Fotografie attuali
Fotografie aeree
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