Descrizione:
Si tratta dei resti dell'Emporium. Dopo la seconda guerra punica ebbe inizio a Roma una fase d'incremento demografico e commerciale, fu quindi necessario creare un nuovo complesso portuale. Fu scelta la pianura, interamente libera, a S dell'Aventino, dove gli edili L. Emilio Lepido e L. Emilio Paolo (193 a.C.) costruirono il nuovo porto: l'Emporium. Successivamente fu lastricato di pietra dai censori del 174 a.C., che lo suddivisero con barriere, creando scalinate di discesa al Tevere. Si trattava in origine di una banchina lunga 500 m ca, per una profondità di 90 m. Sul fronte della banchina erano murati grandi blocchi di travertino sporgenti, muniti di fori per ormeggiare le navi. Oggi sono visibili le strutture in opera mista di età traianea.
Visibili
Dimensioni: 180 m ca (dim.lineari)
Localizzazione
I resti archeologici:
L'Emporium fu scoperto durante gli anni 1868-1870, nel corso dei lavori di arginatura del Tevere; e nuovamente scavato nel 1952. Oggi sono in corso lavori di restauro e valorizzazione delle strutture, a cura del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali.
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Produttiva
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
F. Coarelli, Roma, Roma-Bari 1993, p.403.
Guida d'Italia, Touring Club Italiano, Roma 1993, p. 469.
Fotografie:
Fotografie attuali
Fotografie aeree
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