Area 518


Descrizione:

Sono state identificate, sul margine di terreno tagliato durante la costruzione della ferrovia Roma-Pantano, tre lembi di muratura leggermente sporgenti dalla sezione. Le tre strutture distano l'una dall'altra 4.5 m ca e non sussistono elementi per determinare se si tratti di tre diverse entità o di parti di una sola preesistenza che affiorano singolarmente dal terreno.
A) Si è identificato un breve tratto di muratura, probabilmente orientato N-S, del quale si vedono chiaramente le fondazioni, realizzate in conglomerato cementizio e scaglie di selce, apparentemente disposte in piani di posa orizzontali all'interno di una fossa sottostante l'alzato vero e proprio del muro. Si scorge, tra la fine delle fondazioni e l'inizio della muratura, spostata ad E rispetto all'asse del muro, la traccia di una cavità, probabilmente lasciata in seguito all'asportazione di una fistula acquaria. Non è possibile definire con esattezza la tecnica costruttiva con la quale era realizzato il muro: si vedono solo pochi frammenti di quello che doveva essere il paramento, sicuramente composto da tufelli, dei quali però non sono ricostruibili forma e dimensioni. La struttura è visibile fino ad una quota inferiore all'inizio della fossa di fondazione, che si imposta a 40 cm ca rispetto al piano della ferrovia. La struttura certamente prosegue, ancora interrata, a N dell'area indicata, al di sotto del piano stradale di via Casilina, nella sua confluenza con viale Alessandrino.
B) La struttura identificata si trova esattamente all'inizio del marciapiede della ferrovia Roma-Pantano, in prossimità della fermata collocata di fronte a via Scauro e via Namusa. Non è possibile identificare con certezza forma e caratteristiche dei resti a causa dell'esigua porzione esposta in sezione. Si è identificato un tratto di muratura antica, orientata probabilmente N-S e parte della sua fondazione. In prossimità della struttura è stata realizzata una tamponatura moderna, con blocchi irregolari di tufo che la polvere e lo smog sollevati dalle automobili e dal treno, hanno reso difficilmente distinguibili dai resti antichi. Si tratta probabilmente di un tentativo di restauro conservativo, realizzato per evitare crolli della sezione e di parte dei materiali delle murature antiche nella adiacente sede delle rotaie del treno. La forma e la posizione della struttura fanno supporre che essa prosegua verso N, ancora interrata, al di sotto del piano stradale di viale Alessandrino.
C) La struttura è collocata in prossimità del centro del marciapiede della fermata della ferrovia Roma-Pantano di fronte a via Scauro. Si è identificato un nucleo di una muratura, probabilmente parte di una fondazione, composta da blocchi di tufo irregolari di dimensioni variabili da 30 a 50 cm di lato. I blocchi sono legati tra di loro da spessi strati di malta. La sezione della ferrovia non sembra tagliare ortogonalmente il muro, cosa che invece appariva per le altre due strutture. Non è possibile, a causa delle ridotte dimensioni della superficie del muro esposta, determinare con certezza l'orientamento. La porzione visibile ha contorni irregolari su tutti i lati e probabilmente si trova in posizione diagonale NE-SO rispetto all'asse della ferrovia. La struttura mostra di proseguire, interrata, al di sotto della sezione della ferrovia, in direzione di viale Alessandrino.
Visibili

Dimensioni: A) 1.10 m ca (visibile solo in sezione) B) 1.70 m ca (visibile solo in sezione) C) 1.40 m ca (visibile solo in sezione)

Localizzazione

I resti archeologici:

Durante la posa in opera dei binari del treno, il piano della strada è stato livellato e abbassato su tutto il fronte N, in prossimità di viale Alessandrino, tagliando parte del leggero rilievo preesistente. La sezione di questo taglio ha rivelato la presenza di preesistenze sottostanti, lasciate visibili in sezione. L'area è compresa tra la sezione e i binari del treno, che passa a circa mezzo metro dalle strutture. E' quindi impossibile sostare a lungo presso le strutture, che sono state osservate da oltre le rotaie, a circa 2 metri di distanza. Il tratto della ferrovia viene sottoposto a regolare manutenzione ma questo non basta ad evitare che le strutture siano completamente coperte da polvere e da residui di smog.

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Non identificata
Visibilità:   Visibile
Riferimenti:
"Carta dell'Agro" (1988), 1990 F 25 n.65: Sepolcri.


Fotografie:

Fotografie attuali

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Rilievi

Area 518: localizzazione dei resti
Area 518: localizzazione dei resti
Via Casilina: resti dei colombari al Km. 8,830 (Quilici 1974, p.753, f.1718)


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