Descrizione:
Il castello è formato da numerosi corpi di fabbrica disposti ad E e ad O di una stradina che ricalca il percorso di un tracciato antico. " Torre Nova è ancor oggi tra i più noti casali del territorio romano. Il nome deriva dalla torre massiccia che domina il quadrilatero fortificato, tutto riedificato in piena età medioevale e poi ancora nel XVI secolo, su di un luogo che certo ebbe continuità di vita almeno fin da età repubblicana " (Quilici 1974, pp.695-705). Il suddetto casale è formato da due edifici di forma rettangolare costruiti attorno ad un cortile circondato da muro merlato. L'entrata alla corte interna è situata nell'angolo orientale del muro di cinta. Varcato l'accesso, ad O si vede la torre merlata che da il nome al complesso. La parete N del casale che si affaccia sul cortile, è caratterizzata da due piani di finestre e da un grosso arcone, chiuso da cancello, oltre il quale sono custoditi una serie di materiali: un sarcofago con fronte strigilata; tre urnette con coperchio e due frammenti di architrave. Il lato occidentale dell'edificio presenta un portico con arcate su pilastri, coperto a volta a crociera e sul fondo nicchie quadrangolari e una semicircolare al centro con catino decorato da grossa conchiglia. Nel cortile si vede un bocchettone a testa leonina su un bacino parallelepipedo di marmo bianco.
Ad O del casale sorge una chiesa, ristrutturata da Giovanni Fontana, e una stalla. L'intero complesso è circondato dai resti della cinta muraria originaria, della quale si conservano in situ ancora lunghi tratti. Formata da blocchi di tufo rosso di forma irregolare, allettati in una malta grigiastra, presenta un'altezza che varia da 50 cm a 3 m e una larghezza di 50 cm. A circa 30 cm dal piano di calpestio si ha una zoccolatura sporgente, che in alcuni punti poggia direttamente su basoli riutilizzati frammisti a laterizi e a pezzi di cocciopesto. In alto una fila di laterizi separa il muro da un restauro a tamburo. Fori quadrangolari e pilastri sono evidenti nella facciata volta lungo la via Casilina. L'intera area è in ottimo stato e l'elevato della struttura è interamente conservato. Solo la chiesa abbandonata dopo un bombardamento, necessita di un restauro soprattutto nell'interno, completamente distrutto. Un tempo il casale era la sede di una scuola elementare e di un convento di suore; oggi vi abitano numerose famiglie che occupano locali in affitto.
Visibili
Dimensioni: 80 x 470 m ca (dim. area)
Localizzazione
I resti archeologici:
La visibilità dell'area è favorita dalla posizione del castello rispetto al resto della borgata. Oggi il castello è di proprietà privata, appartiene alla famiglia Migliorelli e quindi non è accessibile. L'estensione del territorio relativo al castello prosegue nel foglio 25 D I, nel quale si individua il ninfeo barocco in onore di Beatrice Cenci e altri tratti della cinta muraria.
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Non identificata Difensiva Abitativa Produttiva
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
"Carta dell'Agro" (1988), 1990 F 25 n. il 7/L: Complesso di Torrenova e Bagno della Bella Cenci.
Quilici, Collatia, Roma 1974, pp.695-705.
Fotografie:
Fotografie attuali
Fotografie aeree
Cartografie
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