Descrizione:

L'area comprende due presenze segnalate dalla Carta dell'Agro: un casale (area 2038a) ed un impianto termale. Al di sotto del casale e nell'area circostante, adibita a giardino, si conservano i resti dell'impianto termale denominato Balneum degli Arvali facente parte originariamente dell'antico complesso del santuario della Dea Dia sulla via Campana (cfr. area 2040). "Dal 1975 la Scuola Archeologica Francese sta effettuando scavi regolari, che cominciano a chiarire la complessa topografia del santuario. Alcuni dei principali edifici citati dalle iscrizioni (il tempio della Dea Dia ,il Caesareum, il Tetrastylum, il circo, le terme) sono stati identificati, [...] si è così potuto stabilire che il complesso fu integralmente ricostruito sotto Alessandro Severo, unificando i vari edifici sotto un grande portico , chiuso a nord dal tempio (cfr. area 2040 n.d.r.) e a sud dal Tetrastylum" (Coarelli 1993, p.213).
Per una descrizione più completa dei resti relativi all'impianto termale si veda: Broise-Scheid, 1987.
Non rilevabili/non accessibili

Dimensioni: Dimensioni non rilevate

Localizzazione

I resti archeologici:

Le terme non sono attualmente visibili in quanto i resti si trovano all'interno di un'area di proprietà privata a cui i proprietari non hanno consentito l'accesso, affermando che le strutture sono state ricoperte subito dopo le ultime indagini di scavo della Scuola Archeologica Francese risalenti al 1987.

Tipologia:   Non identificato
Funzione:   Idrica
Visibilità:   Non accessibile
Riferimenti:
"Carta dell'Agro"(1988), 1990 F 23 n. 228: Terme. "Carta dell'Agro"(1988), 1990 F 23 n. 230: Casale. H.Broise-J.Scheid, Le balneum des Fréres Arvales. Recherches archèologiques à la Magliana, Roma 1987. F.Coarelli, Dintorni di Roma, Roma-Bari 1993, pp.211-213. Guida d'Italia, Touring Club Italiano, Roma 1993, p.821.

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Fotografie:

Fotografie attuali

Fotografie aeree