Descrizione:
Si tratta di una serie di archi che appartengono all'acquedotto Neroniano, ramo dell'acquedotto Claudio. Lo speco dell'acquedotto era sostenuto da arcate costituite da pilastri in mattoni, terminanti con una cornice laterizia, sui quali giravano archi a doppia ghiera di sesquipedali e bipedali. Molti dei pilastri sono stati restaurati già in tempi antichi fissandovi un secondo arco con ghiera in bipedali al tempo dei Flavi e ricostruendone una parte su due ordini sotto i Severi. Altri restauri sono riconoscibili per l'uso di materiale di risulta. Il tratto b dell'acquedotto neroniano consiste in 8 arcate in opera laterizia, tamponate in epoca successiva.
Visibili
Dimensioni: 66 m ca (dim.lineari resti)
Localizzazione
I resti archeologici:
I resti sono stati inglobati nelle mura perimetrali del Policlinico militare di Roma, il cui ingresso (via di Santo Stefano Rotondo n.8) corrisponde ad uno degli archi.
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Idrica
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
F.Coarelli, Roma, Roma-Bari 1994, pp.39-40, 204.
Guida d'Italia, Touring Club Italiano, Roma 1999, p.542.
L.Quilici, Gli acquedotti di Roma, in Archeo, n.53, luglio 1989, p.87
Guide rionali di Roma-Rione XIX-Celio, parte I, Roma 1998, pp.64-8.
Fotografie:
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