Descrizione:
Si tratta di un sepolcro repubblicano, con facciata a blocchi di tufo in cui si apre una porta centrale, fiancheggiata da due scudi rotondi ricavati dagli stessi blocchi della facciata. La piccola camera funeraria, tagliata parzialmente nella roccia, è coperta da una volta irregolare di opus caementicium. Un'iscrizione ricorda i nomi dei proprietari: il libraio P.Quinctius, liberto di Tito, la moglie Quinctia e la concubina Quinctia Agatea. La mancanza del cognome e le caratteristiche del monumento propongono una datazione intorno al I secolo a.C.. Il sepolcro è compreso in un gruppo tombale (area 4908). Fonti bibliografiche segnalano la presenza di un colombario e di un'ara monumentale in opera reticolata, che al momento della ricognizione non è stato possibile verificare.
Visibili ma non accessibili
Dimensioni: 3 x 4 m ca (dim.sepolcro)
Localizzazione
I resti archeologici:
L'area, in stato di abbandono e non valorizzata da alcun cartello, si presenta circondata da recinzione che impedisce in parte la vista del complesso funerario.
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Funeraria
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
F.Coarelli, Roma, Roma-Bari 1981, p.176.
Guida d'Italia, Touring Club Italiano, Roma 1993, p.501.
Guide rionali di Roma-Rione XV-Esquilino, Roma 1982, pp.151-152.
Fotografie:
Fotografie attuali
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