Descrizione:
Si tratta dell'area sacra di largo Argentina, collocata al centro della piazza. Il complesso monumentale è stato rimesso in luce dopo la demolizione di un intero quartiere, effettuata tra il 1926 e il 1929. Il primo edificio a destra è il Tempio A, il secondo in ordine cronologico del complesso, datato alla metà del III secolo a.C.. E' un periptero esastilo con sei colonne sulla fronte e sul lato posteriore e nove colonne sui fianchi. Le colonne sono in tufo rifinite a stucco, i capitelli corinzi in travertino. Il tempio reca le tracce di tre successive fasi: quella originaria, una del tempo di Agrippa e l'ultima della fine del I secolo d.C.. L'edificio è poi stato trasformato in chiesa cristiana. Può essere identificato col tempio di Iuno Curritis eretto da Q.Lutazio Catulo intorno al 241 a.C. o con quello di Giuturna costruito dal fratello omonimo negli stessi anni. Il Tempio B è il più recente, come dimostra il livello sul quale poggia, superiore agli altri. E' un edificio a pianta cicolare su podio preceduto da un portico a colonne e scalinata. Le colonne sono scanalate di tufo, i capitelli sono di travertino, corinzi. La forma del tempio e i resti di una statua di culto, ora nei musei capitolini, fanno supporre che si tratti della Aedes Fortunae Huiusce Diei, fondata da Q.Lutazio Catulo console nel 101 a.C. e da Caio Mario dopo la vittoria sui Cimbri. Il Tempio C è il più antico. E' un periptero sine postico, mancante di colonnato posteriore in quanto i colonnati laterali, secondo la moda italica, si attestavano contro il muro di fondo. Sono stati recuperati resti della decorazione architettonica che contribuiscono a datare l'edificio agli inizi del III secolo a.C..
Visibili
Dimensioni: 100 x 58 m ca (dim.resti)
Localizzazione
I resti archeologici:
L'area è recintata e collocata su di un piano inferiore di 4 m ca dal livello stradale attuale. Gli edifici e le strutture al suo interno risultano ben visibili dalla balaustra metallica che circonda l'area. E' possibile comunque accedere all'interno previa autorizzazione da richiedere al comune di Roma. Il tempio viene attribuito a Feronia, l'antica divinità italica il cui santuario sarebbe stato fondato da Manlio Curio Dentato nel 290 a.C. ca. Il Tempio D è per buona parte sotto la via Florida. E' il terzo in ordine di tempo ed è il più grandioso. La sua prima costruzione risale all'inizio del II secolo a.C. ma attualmente si presenta in un rifacimento della fine della repubblica in occasione del quale fu ricostruito completamente in travertino.
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Culturale
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
Guide rionali di Roma-Rione IX-Pigna, parte I, Roma 1980, pp.11-24.
Guida d'Italia, Touring Club Italiano, Roma 1993, p.199.
Fotografie:
Fotografie attuali
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