Descrizione:
L'area è interessata dalla presenza di un tratto emergente dell'acquedotto dell'Aqua Virgo. L'acquedotto fu creato da Agrippa nel 19 a.C. e seguiva un percorso totalmente diverso dagli altri: dopo essere stato captato lungo la via Collatina, con percorso sotterraneo giungeva alle pendici del Pincio e da qui continuava su arcate che si interrompevano presso il Pantheon. La capacità dell'acquedotto era di mc 100.160 giornalieri. Lo speco dell'acquedotto è alloggiato in una struttura muraria, realizzata in epoca moderna, con mattoni e cemento, chiusa da una gettata di cemento che copre la conduttura. Lungo via Salviati è visibile un'epigrafe marmorea inserita nella muratura di un piccolo edificio dal quale si diparte il tracciato emergente dell'acquedotto. Il testo dell'epigrafe è:
PROVIDENTIA
D. N. PII. VI. PONT. MAX.
DVCTVS AQVAE VIRGINIS
SVPERIORVM TEMPORVM NEGLIGENTIA
CORRVPTVS
ANNO MDCCLXXXVIII
PER IOSEPHVM VAIVM
Visibili
Dimensioni: 548 x 1.70 m ca (dim.resti) 11 x 10 m ca (dim.epigrafe)
Localizzazione
I resti archeologici:
L'area non è soggetta a manutenzione ed è praticamente abbandonata. In parte è utilizzata come discarica abusiva. Il piccolo edificio che ingloba l'epigrafe è collocato direttamente lungo via Salviati e visibile dalla strada stessa. E' stato recentemente restaurato e ridipinto. L'epigrafe è coperta nella parte inferiore da tracce di vernice spray che rendono illeggibili le ultime tre righe dell'iscrizione.
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Idrica
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
"Carta dell'Agro" (1988), 1990 F 16 n.322: Aqua Virgo, tratto emergente.
"Carta dell'Agro" (1988), 1990 F 16 n.320: Aqua Virgo, epigrafe.
Fotografie:
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