Descrizione:
Si tratta dei resti di una grande struttura in opera listata, a pianta quadrangolare (30 x 20 m ca), della quale restano solo tre angoli, quelli N (10 x 7 m ca, altezza 10 m ca), E (10 x 6 m ca, altezza 9 m ca) ed O (4 x 4 m ca, altezza 6 m ca). I vertici di questa struttura dovevano essere raccordati fra loro mediante muri rettilinei (attualmente solo in parte conservati), nei quali dovevano aprirsi probabilmente delle nicchie e formare così un edificio assimilabile molto probabilmente ad un ninfeo. Dei resti visibili, si conserva meglio l'angolo N, del quale si identifica bene il conglomerato in cementizio (malta, blocchetti di tufo e frammenti di travertino e di basalto) e la cortina composta da file irregolari di laterizi e mattoncini in tufo. Da questo angolo si diparte in direzione SE un muro conservato per una lunghezza di 4 m ca e per un'altezza di 11 m ca, con conglomerato in cementizio e cortina in opera listata. Dell'angolo E, in parte coperto da rovi e folta vegetazione che impediscono una descrizione dettagliata, è conservato il conglomerato in cementizio (malta, blocchetti di tufo e frammenti di travertino e di basalto) e parte del muro in opera listata che si diparte da esso in direzione NO e conservato per una lunghezza di 5 m ca e per un'altezza di 11 m ca. L'angolo O è quello conservato in maniera peggiore, risulta in parte crollato e ne rimangono due grandi blocchi, uno in situ con conglomerato in cementizio e cortina in opera listata (4 x 4 m ca), l'altro posto a pochi metri di distanza costituito da conglomerato cementizio (2 x 2 m ca).
"La muratura predominante, data dall'opera listata alternata irregolarmente da filari in laterizio, suggerisce di collocare il monumento al IV secolo d.C: numerosi restauri si devono essere succeduti nel tempo sino all'utilizzazione ed al parziale rifacimento del complesso nell'epoca medioevale. A quest'ultimo periodo va, in particolare, riferita la sopraelevazione della parete intermedia superstite in cui si nota una feritoia proprio allo spigolo NO. Come si è già detto il monumento dovrebbe identificarsi con il grande ninfeo annesso, con ogni probabilità, ad una delle ville sparse nella zona. La presenza di una fontana di così vaste proporzioni non deve sorprendere considerando che l'approvvigionamento idrico poteva essere facilmente assicurato da un vicino acquedotto i cui resti sono ancora in buona parte visibili" (De Rossi 1979, pp.27-29).
Visibili
Dimensioni: 30 x 20 m ca (dim.area)
Localizzazione
I resti archeologici:
L'area si trova all'interno di terreni recintati, e di proprietà del casale La Barcaccia (area 3851). L'area è visitabile solo sotto richiesta dei proprietari ed è stato possibile osservarla da una traversa della via Tuscolana. I terreni immediatamente circostanti sono lasciati a prato, mentre tutto l'intorno è coltivato a vite.
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Abitativa Produttiva
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
"Carta dell'Agro" (1988), 1990 F 25 n.285: Villa.
G.M.De Rossi, Bovillae, Firenze 1979, pp.27-29.
L.Quilici, Collatia, Roma 1974, p.842.
Fotografie:
Fotografie attuali
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Cartografie
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