Descrizione:
La Carta dell'Agro segnala in questa posizione un'area vincolata (vincolo archeologico) che ricade all'interno di una recinzione di un casale. Non è stato quindi possibile ricognire l'area e documentare le presenze antiche. Notizie sui resti all'interno di casal Morena sono fornite da Coarelli che descrive, adiacenti all'edificio del casale, i resti di "una grande villa romana, della quale numerosi resti (scavati nel 1929) sono visibili a S del casale stesso. Essa occupa un lungo rettangolo di metri 120 x 30, diviso in tre settori. Quello più settentrionale apparteneva probabilmente alla parte rustica. Quello centrale, diviso in due longitudinalmente, comprendeva una parte scoperta ad E ed una coperta ad O: la prima consiste di una serie di vasche intercomunicanti, intonacate nella parte inferiore di cemento idraulico; la parte occidentale è costituita essenzialmente da un criptoportico a tre lati, intorno ad un giardino o cortile scoperto. Il settore a S, infine, era quello residenziale, raccolto intorno a un giardino con loggiato, il cui lato N era occupato da un complesso termale, con mosaici in bianco e nero. Nella villa si distinguono vari periodi costruttivi. Il primo, in opera incerta irregolare e in parte reticolato, appartiene al I secolo a.C.. Rifacimenti sono databili all'età domizianea, a quella adrianea e alla fine del III - inizi del IV secolo. A quest'ultima fase si devono riferire le interessantissime pitture, con rappresentazioni di dolia e di scene di vita agricola, dipinte sulle pareti e sul pilastro centrale dell'ambiente 1, il più vicino alla strada (ora in gran parte perdute). Queste pitture sono evidentemente in rapporto con le attività che si svolgevano, durante l'ultima fase della villa, nella parte della casa occupata dalle vasche: produzione in grande stile di vino, e forse anche di olio. E' possibile che tale fosse la funzione delle vasche anche in origine, oppure che esse servissero, come pure si è proposto, all'allevamento di pesci. In tal caso, sarebbe seducente ricollegare il toponimo di Morena con la gens dei Licinii Murena, originaria di Lanuvio, particolarmente importante nel I secolo a.C. Sappiamo che il cognome Murena deriva proprio dall'attività di uno dei membri della famiglia, cioè l'allevamento ittico su scala industriale" (Coarelli 1993, pp.154-155).
Non rilevabili/non accessibili
Dimensioni: 314 x 132 m ca (dim. area vincolata desunte dal foglio 1:2000)
Localizzazione
I resti archeologici:
L'area è recintata e ricade nella proprietà di un casale sorto nelle immediate adiacenze dei resti antichi. Le alte murature di recinzione non permettono di vedere all'interno. Non è stato possibile identificare il corpo di fabbrica che ospita la chiesa.
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Abitativa Produttiva Culturale
Visibilità:
Non accessibile
Riferimenti:
"Carta dell'Agro" (1988), 1990 F 25 348/A1: Casal Morena e chiesa.
G. M. De Rossi, Bovillae, Firenze 1979, p.98-156.
F. Coarelli, Dintorni di Roma, Roma-Bari 1993, pp.154-155.
Fotografie:
Fotografie attuali
Fotografie aeree
Cartografie
Rilievi
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