Descrizione:
Si tratta di una grande proprietà privata caratterizzata da un complesso di casali in gran parte abitati e in ottimo stato di conservazione. Dei sei corpi di fabbrica tre risultano restaurati di recente e sono in affitto a privati, due non sono restaurati di recente ma abitati e di proprietà dei contadini che vi lavorano, ed infine uno è utilizzato come magazzino per la rimessa delle macchine agricole. In tutto il terreno circostante i casali sono visibili numerosi frammenti di elementi architettonici di epoca romana: capitelli, cornici marmoree e colonne in marmo, blocchi di tufo e peperino, capitelli in tufo. Nel limite meridionale dell'area occupata dai casali si trova, all'interno di un giardino, un piccolo pergolato coperto da edera e glicini in cui sono visibili colonne in marmo e grandi blocchi squadrati (100 x 70 cm ca) di peperino. Pochi metri a N di questa struttura è visibile un viottolo che la collega all'ultimo casale a S dell'area. Questo breve tratto di 5 m ca è costituito da basoli di una strada romana, sicuramente riutilizzati dopo essere stati trovati durante i lavori di aratura dei terreni circostanti. Immediatamente a N dell'area occupata dai casali è visibile un ampio tratto di frammenti fittili affioranti dal terreno, costituito da materiale edilizio e ceramica di età romana. Il casale La Barcaccia, l'area di frammenti fittili ed il materiale archeologico erratico ad esso pertinenti, sono già stato oggetto di ricognizione da parte di Quilici e De Rossi.
Quilici descrive un'ampia area di frammenti fittili che si estende a NO del casale La Barcaccia per 130 m ca, costituito da una "grande quantità di tegole, mattoni, calcinacci, spezzoni di marmo bianco, di tufo rosso e di peperino [...] Molta la ceramica d'uso comune, in pasta arancione, o beige, o rosa, molto chiara, dura e compatta [...] Al limite del campo, presso il casale, portati fuori dall'aratro, ho visto una gran quantità di blocchi di tufo; [...] ammucchiati su questo lato del campo, inoltre, una gran quantità di basoli di selce ed un blocco parallelepipedo di travertino di 100 x 35 x 30 cm" (Quilici 1974, p.842). Oltre a questi reperti Quilici descrive anche due capitelli ed una cornice angolare in marmo. De Rossi colloca invece l'area di frammenti fittili in un punto più spostato rispetto a quello di Quilici e della Carta dell'Agro, esattamente 150 m ca ad E dell'area del casale La Barcaccia. Si tratta di resti di materiale architettonico di età romana, costituito da mattoni, tegole, frammenti di strutture cementizie, blocchi di peperino, frammenti di dolia e di lastre in marmo e molti basoli divelti e accatastati accanto ad una siepe.
Visibili
Dimensioni: 2 ettari ca (dim.area casali)
Localizzazione
I resti archeologici:
L'area occupata dai casali e dai terreni circostanti è di proprietà privata e recintata da una rete in metallo. Sul cancello di ingresso alla proprietà è visibile un cartello che indica divieto di accesso, ma dopo aver chiesto il permesso di accedere all'area al proprietario, è stato possibile effettuare la ricognizione. I campi circostanti sono coltivati a vite.
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Non identificata Abitativa Produttiva
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
"Carta dell'Agro" (1988), 1990 F 25 n.280: Casale "La Barcaccia" e area di frammenti fittili.
L.Quilici, Collatia, Roma 1974, p.842.
G.M.De Rossi, Bovillae, Firenze 1979, p.25.
Fotografie:
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