Descrizione:
Si tratta di una villa residenziale di campagna di grandi dimensioni, circondata da un vasto giardino con pozzo, fontana, belvedere munito di un piccolo ninfeo e terrazza che si affaccia ad O verso il fosso dell'Acquatraversa. La villa, edificata molto probabilmente intorno agli anni '20, è a due piani con terrazze su tutti e quattro i lati. L'intero complesso è in stato di abbandono e parte di un parco pubblico di recente apertura (1998). La villa era munita anche di una dependance (10 x 10 m ca), posta 30 m ca ad E di essa, restaurata di recente ed abitata. Questa piccola struttura, che si trova al di fuori della recinzione della villa e del parco, ha degli elementi architettonici di riutilizzo: frammenti marmorei ed una colonna con capitello tutti di epoca romana. Tutto intorno alla villa, all'interno del giardino pubblico, sono visibili numerosi frammenti architettonici di epoca romana (capitelli e colonne in marmo) e numerosi frammenti di ceramica (vernice nera, terra sigillata italica ed africana), la cui datazione indica una lunga frequentazione del sito e che sono sicuramente da riferirsi alla villa romana segnalata dalla Carta dell'Agro. Subito a ridosso del lato N della villa, sono visibili i resti di un tracciato stradale basolato (15 x 5 m ca) di epoca romana e appartenuto molto probabilmente all'antico tracciato della via Cassia. Il tracciato non sembra in situ ed è collocato 40 m ca a SO dell'attuale tracciato della via Cassia. Delle strutture riferibili ai resti della villa romana indicati dalla Carta dell'Agro non vi è traccia.
Visibili
Dimensioni: 24 x 18 m ca (dim. resti) 9000 mq ca (dim. area)
Localizzazione
I resti archeologici:
L'area è recintata, ma accessibile perché adibita di recente (1998) a parco pubblico. Il parco è dedicato a Paul Harris, fondatore del Rotary International. Precedentemente l'area era inaccessibile e completamente ricoperta da boscaglia e fitta vegetazione. Da notizie raccolte sul luogo sembra che la villa fosse appartenuta alla famiglia Palladini, quando l'ultima proprietaria, la contessa Palladini, la cedette al Comune di Roma (nel 1980 ca). Sembra che la villa verrà restaurata per farne una casa di cura per malati terminali, ma attualmente non sono visibili lavori. La Carta dell'Agro segnala in maniera errata la posizione della villa ponendola 100 m ca più a N, in un punto dove attualmente sorge un condominio di recente edificazione (1970 ca).
Tipologia:
Non identificato
Funzione:
Viaria Non identificata Abitativa
Visibilità:
Visibile
Riferimenti:
"Carta dell'Agro" (1988), 1990 F 14 n.15: Villa-resti e casale.
Fotografie:
Fotografie attuali
Fotografie aeree
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